Ultim’ora: è morto il pupillo di Mourinho | Un malore fulminante ce lo ha portato via: dramma totale

Jose Mourinho, allenatore Fenerbache (Imago)
Il calcio piange, nuovamente troppo presto, l’addio di una bandiera portoghese: era il pupillo cresciuto da Josè Mourinho
Il mondo del calcio si stringe nuovamente, questa volta lasciando un pensiero verso il Portogallo. In una dinamica così improvvisa, tutto il movimento ha espresso il proprio cordoglio unendosi in un momento complicato.
Una delle bandiere portoghesi, pilastro della generazione d’oro del calcio lusitano, si è spenta per un malore inaspettato.
L’abbraccio è arrivato anche dalle parole di Josè Mourinho, nella conferenza stampa indetta dal Fenerbahçe a poche ore dall’impegno di Champions League contro il Feyenoord.
Proprio l’ex Inter lo aveva allenato a Oporto e insieme avevano condiviso la gioia di alzare prima la Coppa UEFA e poi la storica Champions League del 2004.
Muore improvvisamente il talento cresciuto da Mourinho
Le parole dell’ex allenatore della Roma, nell’odierna conferenza stampa, racchiudono tanto del rapporto con il suo pupillo. Il portogallo piange la perdita di un protagonista della sua storia, con Mourinho che ha condiviso il suo saluto anche tramite i propri social.
“Non era un capitano, era un leader. Se fosse qui mi direbbe di smettere di piangere perché domani c’è una partita da giocare e che i ragazzi hanno bisogno del proprio mister. È quello che tenteremo di fare per poi ricordarlo nella giusta maniera”.

Lutto nel calcio: addio a Jorge Costa, bandiera del Porto
Jorge Costa, storico capitano e direttore sportivo del Porto, è morto all’età di 53 anni dopo un arresto cardiocircolatorio avvenuto presso il centro sportivo di Olival. Colpito da un malore dopo un’intervista televisiva, è stato soccorso sul posto dal personale medico del club e poi trasportato d’urgenza all’ospedale São João, dove non si è potuto far nulla per salvarlo.
Durante la sua straordinaria carriera difensiva, Costa ha giocato 383 partite con il Porto, conquistando numerosi titoli nazionali e internazionali, tra cui la Champions League del 2004, proprio sotto la guida di José Mourinho. Con la nazionale portoghese ha collezionato 50 presenze ed è stato parte integrante del calcio lusitano. Come dirigente, era tornato al Porto nel 2024 e ricopriva un ruolo centrale nella struttura societaria. Il club lo ricorda come simbolo di dedizione, leadership e spirito vincente.