Tentativo di combine in campo a distanza di 15 anni? Cassano “denuncia” l’amico Totti | Il fatto è gravissimo

Antonio Cassano, ex calciatore (imago)
A distanza di 15 anni Cassano racconta un aneddoto molto grave che riguarda il suo amico Totti: scoppia il caos
Antonio Cassano è sempre stato celebre più per le sue gesta fuori dal campo che per quelle dentro al rettangolo di gioco.
Contraddistinto da un talento innato, Cassano ha però percorso una carriera che sembra essere stata stretta rispetto alle sue capacità.
Grande compagno e amico di Francesco Totti, i due hanno vissuto carriere decisamente diverse.
Proprio Cassano, a distanza di 15 anni, ha raccontato un episodio gravissimo riguardante l’ex capitano della Roma, che ha sconvolto tutti.
La nuova vita di Cassano
Dopo aver smesso con il calcio, e con un ritiro che anche in quel caso aveva fatto parecchio discutere, Antonio Cassano si è dedicato a una vita diversa. Oltre a intrattenersi con il padel, l’ex calciatore partecipa a podcast insieme ad altri ex calciatori come Adani, Ventola e Vieri.
Proprio durante una puntata di Viva el Futbol, l’ex fantasista della Sampdoria ha rivelato un aneddoto gravissimo su Francesco Totti. Il fatto non era mai stato dichiarato in 15 anni, ma ora è venuto alla luce.
L’aneddoto di Antonio Cassano
Come riportato da FcInter1908.it, durante una puntata di Viva el Futbol Antonio Cassano ha raccontato un episodio gravissimo legato alla stagione in cui i nerazzurri conquistarono il Triplete. All’epoca Cassano militava nella Sampdoria, squadra che, a quattro giornate dalla fine, vinse in casa della Roma e di fatto consegnò lo Scudetto alla squadra di José Mourinho.
Secondo il racconto di Cassano, prima della sfida tra Roma e Sampdoria, Francesco Totti lo avrebbe contattato scherzando: “Se noi vincessimo la partita, calcola che voi andreste comunque in Champions vincendo le ultime tre”. La risposta di Cassano non si fece attendere: “Cosa devo fare? Spiegati meglio. Oggi, lo dico a te e anche a Daniele De Rossi: io ti faccio perdere lo scudetto, faccio piangere te e la gente che mi ha insultato come se fossi un cane quando sono andato via da Roma”. Un “dente avvelenato” che non si è mai rimarginato e che si trasformò in qualcosa a vantaggio di Cassano, della Sampdoria e anche dell’Inter.