SI GIOCA TROPPO: caos in serie A | “I miei giocatori così non ce la fanno”

Pallone Serie A (credits Andrea Rosito)
Caos in Serie A per le troppe partite, l’allenatore si sfoga durante l’intervista: “i miei giocatori così non ce la fanno”
Nel corso della stagione i calciatori sono chiamati a un enorme dispendio di energie, tra partite ad alta intensità e un calendario sempre più fitto.
La situazione si complica soprattutto per i giocatori delle grandi squadre: con l’inizio delle competizioni europee, di fatto, si arriva a scendere in campo ogni tre giorni.
Sommando campionato, coppe europee, coppa nazionale e persino la Supercoppa, un top club si trova a disputare almeno quattro competizioni nel corso della stagione.
Uno scenario che sta già creando tensioni anche in Serie A, dove un allenatore ha lanciato l’allarme: “Così i miei giocatori non possono farcela“.
Le partite stagionali
Per essere competitivi su tutti i fronti, ogni squadra deve avere una rosa all’altezza, con ricambi adeguati e validi. Quando questo viene meno, purtroppo, è inevitabile lasciare qualche punto per strada in almeno una competizione. Infatti, se consideriamo un percorso netto di una squadra che arriva a giocarsi tutto fino in fondo, contiamo 38 partite di Serie A, con la possibilità di arrivare a 39 in caso di spareggio.
In Coppa Italia, i top team entrano solitamente dagli ottavi, quindi parliamo di 5 partite considerando anche semifinali di andata e ritorno. In Champions League ci sono 8 partite nella prima fase e fino a 7 nella fase a eliminazione diretta, con la speranza di non dover affrontare i play-off. Infine, c’è la Supercoppa, che con il nuovo formato prevede 2 partite. Nella peggiore delle ipotesi, dunque, si può arrivare a ben 63 partite di club, senza contare gli impegni con le rispettive nazionali. Al netto di ciò, un allenatore di Serie A ha già espresso chiaramente la propria opinione.

Le parole di Tudor
Al termine della sfida contro il Borussia Dortmund, terminata con un rocambolesco 4-4, Tudor ha espresso tutto il suo disappunto per i troppi impegni ravvicinati. La Juventus arrivava da una grande vittoria in campionato, ottenuta per 4-3 contro l’Inter all’ultimo minuto grazie alla prodezza di Adzic. L’allenatore croato non ha risparmiato parole dure, indicando la causa di certi risultati: “Credo che se questa partita si fosse giocata sabato e non a due giorni dall’Inter, non sarebbe stata così. Questi gol sono frutto della stanchezza mentale e fisica dopo sabato“.
Poi ha aggiunto: “All’intervallo ho visto le facce bianche dei giocatori, erano morti. Bremer viene da tanto tempo senza giocare, Cambiaso era fermo da 20 giorni e non aveva ritmo. Yildiz ha fatto due partite in Nazionale, poi l’Inter e ora il Borussia. All’intervallo dovevo toglierlo, lui e altri due. Si spende tanto e si gioca sempre, è normale che manchino freschezza e gamba“. Va considerato che la Juventus non aveva a disposizione l’intera rosa, ma i troppi impegni ravvicinati restano comunque un tema di forte dibattito.