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“Pagare moneta vedere cammello” | Igli Tare rifiutato ancora una volta: la profezia di Lotito

"Pagare moneta vedere cammello" | Igli Tare rifiutato ancora una volta: la profezia di Lotito il detto del presidente laziale riecheggia nell'aria per il suo ex ds, "tradito" da Vlahovic.

Igli Tare (Imago)

Dopo settimane di trattative e un interesse concreto, l’ex direttore sportivo si ritrova a fare i conti con una situazione inaspettata

Da settimane Igli Tare stava lavorando sottotraccia per portare a termine un’operazione che avrebbe segnato la sua definitiva consacrazione nella nuova veste dirigenziale. I contatti erano stati avviati con largo anticipo, il progetto presentato nei dettagli e la disponibilità economica non era mai stata messa in discussione. Sembrava tutto fatto per la chiusura, con tanto di approvazione tecnica e apertura da parte dell’entourage del giocatore.

Invece, quando sembrava che si potesse chiudere l’accordo, sono emerse alcune difficoltà legate alle condizioni economiche e alle richieste del club di appartenenza. Questi aspetti hanno rallentato la trattativa, creando incertezza su tempi e modalità della possibile cessione. Il calciatore, dal canto suo, resta concentrato sul suo percorso attuale.

Chi conosce bene l’ambiente sa quanto la frustrazione sia stata forte, per l’ex dirigente non si trattava solo di un colpo di mercato, ma anche di un banco di prova importante. Adesso dovrà rifarsi. Alla fine, però, resta la sensazione di un’opportunità sfumata, complici anche promesse che, fino all’ultimo, avevano lasciato speranze ma che non si sono concretizzate.

A quel punto, inevitabile che dalle parti di Roma qualcuno rispolverasse un vecchio detto presidenziale: “Pagare moneta, vedere cammello”. Un detto che è diventato quasi un marchio di fabbrica, e che oggi torna a riecheggiare, con sottile ironia, proprio mentre l’uomo che per anni ha condiviso strategie e trattative con Lotito incassa un altro rifiuto amaro. La profezia, in fondo, era tutta lì.

Un’occasione sfumata: promesse attese e un finale segnato

A rendere il tutto ancora più pesante c’è la convinzione, diffusa tra gli addetti ai lavori, che questa fosse l’occasione perfetta per rilanciarsi ad alti livelli. I margini economici c’erano, l’interlocuzione con il club di appartenenza era ben avviata e la presenza di un allenatore favorevole all’operazione rappresentava un ulteriore punto a favore.

Adesso resta solo il silenzio di chi, per settimane, aveva lavorato in profondità senza mai esporsi troppo. Nessuna dichiarazione, nessuna replica ufficiale, solo il ronzio di un’operazione che sembrava già scritta e che invece sembra evaporata nel nulla. Chi conosce certi meccanismi sa che nel calcio, come nella vita, i tempi contano quanto le intenzioni. E forse, questa volta, il treno è semplicemente passato senza fermarsi.

"Pagare moneta vedere cammello" | Igli Tare rifiutato ancora una volta: la profezia di Lotito il detto del presidente laziale riecheggia nell'aria per il suo ex ds, "tradito" da Vlahovic.
Claudio Lotito (Imago)

La situazione attuale

Dietro le quinte, si avverte un’atmosfera di attesa e prudenza. Le trattative non sono mai facili quando un calciatore di quel calibro è coinvolto, soprattutto se il rapporto tra le parti è complesso e le richieste economiche non possono essere ignorate. C’è chi pensa che la soluzione sia dietro l’angolo, chi invece resta più cauto, consapevole che certi dettagli potrebbero cambiare radicalmente il corso degli eventi.

Secondo Il Giornale a rompere il silenzio ci ha pensato il direttore generale della società bianconera, Damien Comolli, che ha messo un punto fermo sulle condizioni per la cessione del centravanti. Non si parla di rescissioni o buonuscite, chi vuole ingaggiare Dusan Vlahovic dovrà versare almeno 20 milioni di euro nelle casse del club bianconero. Una cifra importante, che al momento ha paralizzato la trattativa, con il club rossonero, da tempo interessato a l’attaccante serbo che sfiderebbe Gimenez per un posto da titolare.