Home » Trending News » Lutto tremendo: i tifosi azzurri piangono il loro coach | Era un’istituzione

Lutto tremendo: i tifosi azzurri piangono il loro coach | Era un’istituzione

Dramma per i fantallenatori: all'asta era stato il più pagato | stiramento alla coscia

Pallone Serie A (Credits: Andrea Rosito)

Terribile scomparsa per il mondo del calcio, sentiranno la mancanza del coach i tifosi azzurri e giallorossi.

Come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri è arrivata la notizia che ha gelato il mondo del calcio: la scomparsa di una leggenda. Un lutto che lascia tutti senza parole. In un momento in cui il calcio sembrava essersi dimenticato delle sue tragedie, questa perdita arriva come un colpo al cuore, interrompendo il battito di una passione che ha segnato intere generazioni.

Il calcio italiano si ferma e si stringe in un abbraccio collettivo alla famiglia, piangendo la perdita di un allenatore che ha scritto la storia ai massimi livelli, con una carriera che lo ha portato a dominare in Italia e all’estero. La sua esperienza in Italia è stata un viaggio trionfale, passando per i club più iconici del nostro calcio, dove ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi. Non si tratta solo di un allenatore, ma di un uomo che ha saputo vincere e fare la storia in un calcio che cambia ogni giorno.

Oltre alla sua carriera da tecnico, la sua figura è stata quella di un uomo capace di ispirare tutti, dai giovani calciatori alle leggende più esperte. Con il suo carisma e la sua determinazione, ha dimostrato che il calcio è molto più di uno sport, è una filosofia di vita.

La sua morte segna la fine di un’era, lasciando un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. La sua eredità, tuttavia, vive nei successi dei club che ha allenato, nel ricordo dei tifosi ed i suoi giocatori che lo considerano non solo un allenatore, ma una guida, un faro nei momenti più oscuri.

La gloriosa carriera di Giorgio Pellizzaro

Giorgio Pellizzaro è passato da Napoli e Fiorentina, passando per Parma, Roma e Inter in Italia, fino a conquistare i palcoscenici internazionali con Valencia, Atlético Madrid, Monaco, Chelsea e l’incredibile impresa con il Leicester: una carriera da sogno, interrotta troppo presto. La sua abilità nel trasformare ogni squadra in un’unità vincente è stata la sua firma, unendo tattica e passione come pochi sanno fare nel mondo del calcio.

Ma non tutti sanno che prima di diventare un mito, ha mosso i primi passi come portiere nelle serie minori, difendendo i pali di club leggendari come Sampdoria, Catanzaro, Foggia e Brescia. Oggi, quelle città piangono la perdita del loro eroe, un uomo che, partendo dalle fondamenta, ha costruito una carriera che ha scritto pagine indelebili nel calcio.

Terribile scomparsa per il mondo del calcio, sentiranno la mancanza del coach i tifosi azzurri e giallorossi.
Giovanni Sartori (Imago)

Non solo Ranieri ai funerali di Pellizzaro

L’ex portiere del Brescia è scomparso la scorsa domenica. L’ultimo saluto si è svolto in una chiesa del Cristo Re affollata di amici e colleghi. Tra i presenti, il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, che è stato compagno di squadra di Pellizzaro al Catanzaro e suo storico collaboratore per anni. In tanti hanno voluto presenziare alla funzione: da Gianni De Biasi a Giovanni Sartori, da Luciano De Paola a Nicola Pavarini, insieme a Enrico Nicolini, Loris Boni, Francesco Toldo e numerosi dirigenti ed ex calciatori, anche del calcio provinciale bresciano.

Sulla bara, le maglie della Sampdoria, dove Pellizzaro ha lavorato, e del Brescia, portata dal team manager Edoardo Piovani (insieme a Eugenio Bianchini e Alberto Bonometti in rappresentanza del club). Accanto anche le storiche maglie di Pellizzaro, con il numero uno sulla schiena, indossate dai suoi nipoti che hanno accompagnato la bara fino all’altare.