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Inter, scoppia il “focolaio di febbre” nello spogliatoio | Coinvolto Lautaro Martinez: ecco perché non segnava

Inter, scoppia il "focolaio di febbre" nello spogliatoio | Coinvolto Lautaro Martinez: ecco perchè non segnava

Lautaro Martinez, attaccante Inter (IMAGO)

Tante le critiche dell’ultimo periodo nei confronti di Lautaro Martinez: ma adesso emerge un retroscena fino a questo momento mai svelato

L’Inter ha vissuto un avvio di stagione altalenante. Una partenza fatta di scatti e frenate, tra entusiasmo e improvvisi rallentamenti.

Con l’addio di Inzaghi, la panchina è passata nelle mani di Cristian Chivu. L’allenatore ha scelto di procedere per gradi: idee nuove, sì, ma senza smantellare l’impianto costruito negli anni precedenti.

Non sono mancate le ombre. Le due sconfitte consecutive – il derby contro il Milan e la sfida di Champions con l’Atletico Madrid – hanno lasciato scorie significative, alimentando malumori e dubbi tra i tifosi.

Il 2-0 di Pisa ha solo confermato ciò che, in fondo, le sconfitte precedenti non avevano davvero messo in discussione: l’Inter è ancora pienamente dentro la corsa. -1 dalla vetta e quarto posto nel girone di Champions con 12 punti in 5 gare. Un quadro che restituisce fiducia, pur lasciando aperti alcuni interrogativi.

Lautaro nel mirino

Lautaro Martinez è finito al centro delle critiche. Da capitano, le attese sono alte, forse altissime. E le sostituzioni anticipate contro Milan e Atletico hanno alimentato discussioni e e delusioni per delle prove non del tutto brillanti.

Eppure i numeri sono tutti dalla parte dell’argentino. Con la doppietta di Pisa, l’argentino è salito a sei gol in campionato, di cui è ora capocannoniere, e dieci stagionali complessivi. Un rendimento che non coincide con l’immagine di un giocatore in difficoltà.

Inter, scoppia il "focolaio di febbre" nello spogliatoio | Coinvolto Lautaro Martinez: ecco perchè non segnava
Christian Chivu, allenatore Inter (IMAGO)

Il retroscena svelato da Chivu

Soprattutto dopo il derby, in molti avevano puntato il dito contro Lautaro per la scarsa incisività. Un’accusa rimasta sospesa, finché Chivu non ha deciso di rompere il silenzio e mettere ordine nel dibattito.

“Io prendo decisioni, non è giusto né per lui né per la squadra criticarlo. Ha momenti buoni e altri meno, probabilmente è stata colpa mia che non l’ho detto, ma ha avuto la febbre due giorni prima del derby. Ha stretto i denti e ha voluto esserci. Lautaro è fondamentale per noi“, ha rivelato l’allenatore ai microfoni di DAZN prima di Pisa-Inter. Un retroscena che cambia completamente la prospettiva sulle ultime settimane del capitano nerazzurro. Una verità che spiega più di tante analisi. E che, forse, restituisce al capitano il peso che merita: quello di un leader che non si tira mai indietro, nemmeno quando il corpo gli chiede una tregua.