Home » Trending News » A Roma era arrivato da eroe: ora lascia il calcio e si dà alla politica | Tifosi della Lazio senza parole

A Roma era arrivato da eroe: ora lascia il calcio e si dà alla politica | Tifosi della Lazio senza parole

A Roma era arrivato da eroe: ora lascia il calcio e si da alla politica | Tifosi della Lazio senza parole

Lazio (photo credits Rosito)

Dal campo alla politica: l’ex beniamino del popolo biancoceleste scrive un nuovo capitolo della sua vita fuori dal campo

La sconfitta rimediata nell’ultimo turno di campionato, in casa e davanti al proprio pubblico, ha chiuso nel peggiore dei modi la stagione della Lazio. Il ko contro il Lecce è risultato fatale: i biancocelesti sono ufficialmente fuori dalle competizioni europee della prossima stagione. Un verdetto amaro, che arriva al termine di un’annata vissuta tra alti e bassi, e che ha lasciato l’ambiente profondamente deluso.

A beneficiare del passo falso della Lazio è stata la Fiorentina, che ha approfittato dell’occasione superando i biancocelesti in classifica. Grazie alla vittoria sull’Udinese, i viola hanno conquistato l’ultimo posto utile per accedere alla prossima edizione della Conference League, condannando la squadra romana all’esclusione dal panorama europeo dopo diverse stagioni consecutive di partecipazione.

In casa biancoceleste è tempo di riflessioni profonde. La stagione ha lasciato strascichi pesanti e non sono pochi i nodi da sciogliere. La società, l’allenatore e diversi giocatori sono finiti nel mirino della critica, in un clima che attorno a Formello si è fatto sempre più teso. Le aspettative erano ben diverse, e il bilancio finale parla chiaro: gli obiettivi minimi non sono stati raggiunti.

Eppure, l’inizio dell’annata lasciava ben sperare. In campionato la squadra aveva mostrato segnali incoraggianti, ma soprattutto in Europa League l’approccio era stato brillante: gli uomini di Baroni avevano infatti chiuso la fase a gironi al primo posto, dimostrando personalità e qualità. Un cammino che, però, non ha trovato continuità nei mesi successivi, lasciando spazio a rimpianti e interrogativi in vista del futuro.

Ore decisive in casa Lazio, la società riflette sul futuro

L’amaro finale di stagione ha imposto a tutto l’ambiente Lazio una profonda riflessione su ciò che è andato storto nel corso dell’anno, con la necessità di trarne insegnamento in vista della prossima stagione. In bilico anche la posizione dell’allenatore Marco Baroni, che con ogni probabilità lascerà la panchina biancoceleste dopo appena un anno, complice una stagione deludente e ben al di sotto delle aspettative iniziali.

La società è già al lavoro per individuare il successore dell’ex allenatore del Verona, e tra i nomi più accreditati spicca quello di Maurizio Sarri, per un possibile ritorno clamoroso a soli quindici mesi dal suo addio. Il rientro dell’allenatore toscano potrebbe rappresentare una svolta importante, non solo sul piano tecnico, ma anche sul fronte emotivo: la sua figura riaccenderebbe infatti un briciolo di entusiasmo in una tifoseria delusa, amareggiata sia dalle recenti campagne acquisti poco convincenti che dai risultati sportivi inferiori alle aspettative.

A Roma era arrivato da eroe: ora lascia il calcio e si dà alla politica | Tifosi della Lazio senza parole
Luis Nani, ex calciatore Lazio (imago)

Da CR7 alla politica: Nani, una vita vissuta a sinistra

Dopo l’addio al calcio annunciato a fine 2024, Nani ha scelto di intraprendere una nuova avventura, stavolta in politica. L’ex stella del Manchester United, noto per le sue accelerazioni sulla fascia sinistra, si è simbolicamente e concretamente schierato a sinistra anche nella vita pubblica. In vista delle elezioni parlamentari anticipate in Portogallo, le terze in tre anni, il suo volto è comparso sui manifesti della Coligação Democrática Unitária, coalizione che riunisce il Partito Comunista Portoghese, il Partito Ecologista e il Partito Democratico d’Intervento. Un debutto politico che segna una svolta netta nel percorso dell’ex giocatore di Lazio e Venezia.

Nato nel 1986, Nani aveva chiuso la sua carriera con una breve esperienza all’Estrela Amadora, dopo aver collezionato 12 trofei con il Manchester United, 4 con lo Sporting Lisbona e il prestigioso titolo di campione d’Europa con il Portogallo nel 2016. Ora, lontano dai riflettori del calcio ma ancora protagonista, si prepara ad affrontare una nuova sfida: contribuire al futuro del suo Paese da un’altra posizione, ma con la stessa determinazione che lo ha sempre contraddistinto.