Torino, Zapata: “Crediamo nell’Europa, spartiacque con la Juventus”

Il Torino continua a sognare l'Europa anche grazie ai gol di Duvan Zapata: l'intervista del colombiano su temi stagionali e non solo

30 Marzo 2024

Gianmarco Fantauzzi - Autore

Conclusa la sosta nazionali, la Serie A è sempre più vicina al ritorno in campo. A riaprire le danze sarà la 30esima giornata di campionato. Un turno che promette spettacolo e divertimento, con tanti big match tra squadre di alta classifica. In chiave Europa, si sfideranno Torino e Monza, entrambe ancora in piena lotta per il settimo posto. Un obiettivo ampiamente alla portata dei granata, anche secondo Duvan Zapata, attaccante della squadra di Juric, intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera. Tra sogni stagionali e tanto altro, Zapata ha dunque parlato del suo Torino e non solo, nella sua intervista.

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Torino, Zapata: “Juric un maestro, l’Inter ha tutto”

Nella sua intervista, Duvan Zapata ha analizzato il periodo del suo Torino, cresciuto a dismisura anche grazie ad Ivan Juric. L’attaccante granata ha esordito così: “Nello spogliatoio siamo convinti dei nostri mezzi, vogliamo l’Europa. Juric ha alzato l’asticella, ha capito cosa ci serviva per migliorare e ci ha aiutato. Lo spartiacque della stagione sarà contro la Juventus, li stiamo studiando e puntiamo ai tre punti.

Il colombiano ha poi svariato su più temi, a partire dall’episodio Acerbi-Juan Jesus, fino a sottolineare la grande stagione dell‘Inter: “Ho seguito l’accaduto molto attentamente. Il razzismo non c’è solo in Italia ma dappertutto, si pensa sempre di migliorare ma non è mai così. Parlando del campionato invece, credo che l’Inter sia la favorita per lo Scudetto, se lo meritano. Lautaro e Thuram sono due attaccanti che mi piacciono molto. Seguo tanto Calhanoglu, lui guarda sempre avanti ed è abile nel pescare le punte”.

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Zapata ha poi concluso: “Per me, il gol è l’emozione più forte che si possa provare. Amo arrivare a segnare con il gioco di squadra, deve essere frutto di una costruzione che include tutti. Da soli non si va mai tanto lontano“.

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