Salernitana, Nicola: “Il tifo sarà fondamentale”. E sulla formazione…

Le parole di Nicola, tecnico della Salernitana, prima della sfida salvezza contro il Cagliari in un Arechi che segna il tutto esaurito

Nicola Salernitana
7 Maggio 2022

Redazione - Autore

Il giorno prima del fondamentale e decisivo spareggio salvezza della Salernitana contro il Cagliari, il tecnico dei granata, Davide Nicola, è intervenuto in conferenza stampa. Dopo la vittoria contro il Venezia, la Salernitana si prepara per una partita da dentro o fuori. Di seguito le sue parole in conferenza stampa riportate da Tuttomercatoweb.com.

Le parole di Nicola

Sul momento della Salernitana: “La rotazione non è mai minima. All’inizio qualche variazione potrebbe esserci. Incontriamo una squadra che ha cambiato allenatore, che ha idee diverse e che potrebbe modificare il modo di stare in campo. Sul piano psicofisico stiamo bene perchè stanno raccogliendo i frutti di due mesi e mezzo di lavoro”.

Sui probabili cambi in attacco: “Può darsi. Tutti devono dare il loro contributo. Domani abbiamo un altro allenamento prima della partita e vedremo di prendere le decisioni migliori”.

Su RIbery e Sepe: “Non convoco giocatori che non possano dare una mano. A me dispiace non portare con me alcuni ragazzi che si stanno comportando benissimo, ma non posso schierare trenta calciatori”.

Sull’avversario: “Il Cagliari, durante il campionato, ha giocato sia a quattro, sia a tre. Voi parlate di moduli, io mi concentrerei sull’occupazione degli spazi e sulle caratteristiche dei giocatori. Non escludo possano cambiare qualcosa, mister Agostini in Primavera giocava così. Abbiamo immaginato potenziali scenari, è chiaro che abbiamo dovuto ripassare alcune situazioni che tornarono utili nel nostro passati”.

Su come sta vivendo il momento l’allenatore: “Credo di parlare a nome di ogni componente: vedo una voglia matta di poter raggiungere qualcosa che stiamo meritando in questi tre mesi. C’è una città che vuole dimostrare il suo valore, anche in luoghi che non sono grandi metropoli ci sono valori tecnici, umani ed emozionali importantissimi. Tutti insieme, lo ripeto, dobbiamo sovvertire l’ordine naturale delle cose e degli eventi.

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