Roma, Mancini: “Gasperini? Curioso e felice, sarà una grande sfida. E su Spalletti…”
Gianluca Mancini, difensore della Roma (imago)
Il difensore della Roma, Gianluca Mancini, commenta l’arrivo del nuovo allenatore e spiega i motivi della sua esclusione dalla Nazionale
Gianluca Mancini, difensore della Roma dal 2019, è diventato uno dei protagonisti indiscussi del club giallorosso. Arrivato dall’Atalanta, ha conquistato non solo un posto da titolare, ma anche il ruolo di vicecapitano, grazie a talento, personalità e leadership che lo rendono un punto di riferimento sia in campo sia nello spogliatoio.
Recentemente, Mancini ha partecipato al toccante Memorial “Matti di Te” a Montopoli in Val d’Arno, dedicato a Mattia Giani, giovane calciatore scomparso a 26 anni durante una partita di Eccellenza. Un momento di forte emozione e riflessione, che ha unito amici e appassionati nel ricordo di una vita spezzata e nel valore umano dello sport.
In una lunga intervista a Sky Sport, Mancini ha toccato diversi temi, dall’arrivo di Gasperini alla Roma, tecnico che lo fece debuttare in Serie A con l’Atalanta, al passaggio di Claudio Ranieri dalla panchina a un ruolo dirigenziale nel club, sottolineando quanto la sua esperienza resti un valore per la squadra.
Non sono mancati i temi più personali: Mancini ha parlato del momento difficile della Nazionale e della sua esclusione, inattesa, dalle ultime convocazioni di Spalletti. Un’esclusione che ha suscitato domande, a cui il difensore ha risposto con sincerità, dimostrando la volontà di restare concentrato e pronto a rimettersi in gioco con determinazione.
Le parole del difensore giallorosso
Gianluca Mancini ha parlato con entusiasmo dell’arrivo di Giampiero Gasperini sulla panchina della Roma: “Gasperini è un allenatore di altissimo livello. Ha dimostrato il suo valore con l’Atalanta, realizzando un’impresa straordinaria. Siamo davvero contenti che sia il nostro allenatore ora. Personalmente ho imparato tanto da lui e sono certo che questa sarà una sfida stimolante. Il suo calcio è fatto di intensità e aggressività, quindi il ritiro sarà duro, ma sono curioso e felice di affrontarlo. Il nostro unico obiettivo è il bene della Roma e il ritorno in Champions League.”
Il difensore ha poi commentato il nuovo incarico di Claudio Ranieri, che ha lasciato la guida tecnica per assumere il ruolo di senior advisor in società, sottolineando il suo ruolo fondamentale nel passaggio di consegne a Gasperini: “Ranieri ha fatto un lavoro eccezionale fin dal suo arrivo, e sapere che ora è parte attiva della società ci dà molta tranquillità.”
Il commento sulla Nazionale
Il difensore della Roma ha voluto anche spiegare le ragioni della sua esclusione dalle partite decisive di qualificazione ai Mondiali contro Norvegia e Moldavia: “Non c’è mai stato nulla di personale con Spalletti. Credo che la mancata convocazione sia stata una scelta tecnica, e le decisioni degli allenatori vanno sempre rispettate. Sono comunque molto grato a lui per avermi portato all’Europeo e per avermi dato la possibilità di giocare, anche se purtroppo quella partita contro la Svizzera non è andata come speravo.”
Infine, ha aggiunto: “Se vieni chiamato devi correre di corsa, se no diventi il primo tifoso. La Nazionale è qualcosa di unico per tutti, non solo per chi ci gioca. Mi spiace per i compagni che erano lì, il gruppo quando ci sono stato era unito. Una partita andata male speriamo non complichi la corsa per il Mondiale”.