Roma, Gasperini: “Qui le condizioni migliori per fare un buon lavoro”

Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma (imago)
Le prime dichiarazioni del nuovo allenatore della Roma Gian Piero Gasperini dopo il comunicato ufficiale della squadra giallorossa
Dopo alcuni giorni di attesa è arrivata l’ufficialità: Gian Piero Gasperini è un nuovo allenatore della Roma. A comunicarlo è stata la società giallorossa tramite i propri canali ufficiali.
Ecco il comunicato: “L’AS Roma è lieta di annunciare che Gian Piero Gasperini è il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra. La carriera di Gasperini è stata finora caratterizzata da tattiche innovative, cultura del lavoro e una straordinaria capacità di valorizzare i giocatori. La Proprietà e Claudio Ranieri sono convinti che Gasperini sia l’uomo giusto per questo incarico. Benvenuto, Mister! Forza Roma!”
Dopo 9 stagioni alla guida dell’Atalanta l’allenatore piemontese ha deciso di intraprendere questa nuova avventura. Contratto triennale che lega dunque Gasperini e la Roma fino al 2028.
Vediamo dunque quali sono state le prime parole dell’allenatore classe ’58 a seguito dell’ufficialità.
Roma, le prime parole di Gasperini in giallorosso
Ecco le parole di Gian Piero Gasperini rilasciate ai canali ufficiali della Roma: “Le prime impressioni sono indubbiamente molto positive. Sono venuto oggi per la prima volta a Trigoria, non conoscevo questo centro che è meraviglioso, funzionale, il meglio per chi vuole lavorare in queste situazioni. Ho scelto la Roma perché è una grande sfida. Io ho bisogno di avere una sfida importante, di venire in un ambiente con grande passione. Questo mi ha dato un grande entusiasmo, la possibilità che mi hanno dato Ranieri, la società, la Proprietà. Una grande adrenalina di cui avevo bisogno per fare qualcosa di buono”.
L’allenatore ha poi proseguito: “La Roma ha una grande passione dietro, che vuole raggiungere dei grandi traguardi. Secondo me ci sono tutte le condizioni perché c’è una proprietà molto forte, che ha voglia di far crescere la Roma, di portarla a livelli alti. C’è una persona come Ranieri, che da solo insomma è già una garanzia per la piazza, per i tifosi. C’è un direttore sportivo molto giovane, ma con dietro una capacità di lavoro, anche di scouting, che ho avuto modo di constatare, con grande entusiasmo anche loro, molto preparati. Credo che ci siano le condizioni migliori per fare un buon lavoro come dicevo prima. Quando venivo a giocare a Roma, anche precedentemente da giocatore, poi con il Genoa, con l’Atalanta, ho sempre trovato una squadra che giocava con qualità, in un ambiente che spingeva molto. Magari in questi ultimi anni ha avuto un po’ di calo, ma l’arrivo di Ranieri ha ridato una forza di nuovo e anche dei risultati importanti. Roma, nonostante gli ultimi anni non siano stati all’altezza delle aspettative, rimane un ambiente che se riesci a fare calcio e riesci a dare anche un buon modo di giocare, oltre al risultato, credo che possa aiutare molto”.

Roma, le parole del nuovo allenatore
Gasperini ha poi proseguito: “Cosa deve fare un giocatore per stare bene nel mio calcio? Deve giocare bene… (ride, ndr). Sarebbe facile dirlo così, ma non credo che ci siano tanti segreti. Il mio modo di giocare rispecchia quelle che sono le mie caratteristiche. Le mie squadre hanno sempre giocato in un certo modo, con intensità, aggressività, ma non solo, siamo sempre stati una squadra che ha fatto molti gol, che ha sempre pensato a fare un gol in più dell’avversario che prenderne qualcuno in meno anche se negli ultimi anni abbiamo migliorato molto la fase difensiva. Dunque, le caratteristiche dopo tanti anni che sono in Serie A si conoscono, vorrei metterle in pratica anche a Roma”.
Ha infine concluso: “I romanisti dalla mia parte? Loro li ho visti sempre come un esempio di grande entusiasmo, è uno stadio sempre pieno. La prima cosa che si dovrà fare, da parte mia e della squadra, riuscire a portarli dalla propria parte. E lo si potrà fare attraverso delle prestazioni convincenti, dove la gente si identifica nella propria squadra, al di là del risultato. Riuscire a giocare delle buone gare, con la gente soddisfatta di vedere la propria squadra giocare in quel modo, poi il risultato è quello che fa tutto. Emozionato? Probabilmente lo sarò poi, quando arriverà il momento. Ci sarà sicuramente un po’ di emozione, ma credo che dopo tanto tempo sarà un attimo per poi pensare al campo. L’impegno sarà mio e della squadra sarà quello di portarli dalla propria parte, sarà il primo compito che dovremo fare”.