Pisa, Gilardino si presenta: “Mi piace difendere a 3, ma non è un obbligo. Sul modulo e Tramoni…”

La conferenza stampa di presentazione di Alberto Gilardino, nuovo allenatore del Pisa: le prime sensazione in nerazzurro

Il Pisa, dopo aver centrato la promozione in Serie A, è pronto ad affrontare la massima serie italiana nel migliore dei modi.

Nonostante l’ottimo lavoro svolto da Filippo Inzaghi, la società ha deciso di affidare la panchina ad Alberto Gilardino, reduce dall’esperienza al Genoa.

Nella giornata di sabato 12 luglio, Gilardino ha tenuto la conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Pisa, parlando delle prime sensazioni e fornendo i primi spunti tattici.

Di seguito le parole dell’ex campione del mondo 2006, nuovo allenatore nerazzurro.

La conferenza stampa di Gilardino

Il nuovo allenatore del Pisa ha iniziato parlando della piazza e della società: “Ringrazio molto la famiglia Corrado, qui a Pisa ho trovato un entusiasmo incredibile. So di essere un allenatore giovane, ma sono allineato con la società: abbiamo gli stessi obiettivi e la medesima voglia di fare bene. La piazza è molto calda, ha tante similitudini con Genova e non ho esitato un secondo a dire di si al Pisa dopo i primi incontri con la società. La salvezza deve essere il primo obiettivo e farò di tutto per ottenerla: sarà fondamentale tutto l’ambiente”

Per poi continuare sull’esonero con il Genoa: “Sono stato esonerato quando stavamo sopra la soglia salvezza, sicuramente è stato un colpo importante ma mi ha portato a studiare e riflettere tanto su me stesso, facendomi crescere. Vedo tante analogie con il mio Genoa, ci sono tanti ragazzi che vengono dalla Serie B e questo deve essere un valore aggiunto: dovremo andare al doppio degli altri’.

Le parole dell’allenatore nerazzurro

Alberto Gilardino ha poi parlato della rosa e dei moduli che potrebbe utilizzare: “Ho tante idee in testa e credo tanto nei miei giocatori, l’impronta della squadra dovrà basarsi soprattutto sulle loro caratteristiche. Mi piace difendere e costruire a 3 ma non voglio che sia una scelta obbligata, dipenderà anche dalla partita e dalle condizioni della squadra: il modulo può cambiare ma i principi di gioco no. Ho sentito Inzaghi qualche settimana fa e ci ho parlato, penso sia normale consultarsi anche perché lo conosco bene essendo stati compagni di squadra. Mi ha colpito tanto la voglia della squadra di non prendere gol, dovremo essere bravi a trasportare questa capacità anche in Serie A’.

Infine ha concluso parlando di Tramoni: “Tramoni è un giocatore forte, può giocare da mezzala o da mezza punta, ma in quest’ultimo caso saranno importanti i due centrocampisti, dovranno avere gamba. Ci lavoro da poco insieme, ma ho visto un calciatori con grandi qualità. Può giocare in un 3-5-2 o in 3-4-2-1, farò le mie valutazioni, penso ci sia il tempo giusto per lavorare bene’.