Napoli, Lukaku: “Sono cambiato, ma posso ancora fare la differenza. De Bruyne non l’ho convinto io, a Lucca dico…”

Romelu Lukaku, attaccante Napoli (Imago)
L’intervista di Romelu Lukaku, rilasciata a La Gazzetta dello Sport: le parole del centravanti belga su passato e futuro
Il Napoli è pronto a difendere lo Scudetto conquistato nella passata stagione, oltre a cercare di fare un buon cammino europeo. A guidare la squadra sarà ancora Antonio Conte, il grande protagonista della passata stagione.
Tra gli artefici del tricolore c’è senza dubbio Romelu Lukaku, che a suon di gol e assist ha trascinato i compagni in vetta alla classifica. L’attaccante belga si è rivelato decisivo anche sotto il profilo della leadership.
Lukaku ha toccato vari temi: ha infatti parlato della sua prima stagione a Napoli, del rapporto con Conte, delle prospettive future e dell’intesa con i nuovi compagni.
Di seguito, le parole dell’attaccante degli azzurri durante l’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
Napoli, l’intervista di Romelu Lukaku
L’attaccante del Napoli ha esordito parlando di Conte e del rapporto con l’allenatore azzurro: “Io e Conte siamo una coppia vincente, entrambi pensiamo che si migliora attraverso il lavoro. Mi ha cambiato la vita, è il mio padre calcistico insieme a Roberto Martinez nel Belgio, Koeman all’Everton e Ariel Jacobs all’Anderlecht. Obiettivo? Quello di provare a riconfermarci e di divertirci in Champions League“.
Poi si è soffermato su se stesso e sui propri obiettivi di miglioramento: “Ero convinto avessimo fatto qualcosa di speciale, la gente pensava fossi finito. Obiettivo di gol? 14 reti e 10 assist sono un buon bottino, ma posso fare meglio, voglio alzare l’asticella. Come dice Lebron James, bisogna sempre fare meglio con la giusta mentalità”.

Le parole dell’attaccante degli azzurri
L’attaccante belga ha poi parlato di quello che è cambiato dalla prima volta in Italia e delle sensazioni dello Scudetto: “Ora sono più altruista rispetto al mio arrivo in Italia, faccio tanto lavoro tattico a casa. Dicono che sono cambiato fisicamente, ma posso fare ancora la differenza partendo da lontano. Le ultime settimane dello Scudetto sono state stressanti, per questo è stato più bello. Vincere all’ultimo contro l’Inter non ha fatto differenza, sarebbe stato speciale anche contro Milan e Juve. Sono contento di quello che ho, sono nella squadra giusta e con l’allenatore giusto“.
Infine, Romelu Lukaku ha concluso l’intervista parlando di due nuovi compagni a Napoli: “De Bruyne? Non l’ho convinto io, ho solo fatto due telefonate per spiegarli cosa significa giocare qui, sarà una grande sfida, esattamente come piacciono a lui. Lucca? Gli ho detto che deve capire come giochiamo, io il primo anno con Conte ci ho messo 4 mesi. Gol contro il Cagliari? Mi sono tolto un peso di dosso, è stato un gol rabbioso, mi avevano messo tutti una croce addosso. Vincere una volta può capitare, ma rifarlo vuol dire essere vincente”.