Napoli, Conte: “Hojlund sta diventando dominante. Sui rientri di Lukaku e De Bruyne… “

Antonio Conte, allenatore Napoli (IMAGO)
Le parole dell’allenatore dei campani, Antonio Conte, nell’intervista al termine della gara contro la Cremonese
Le dichiarazioni di Conte al termine del match contro la Cremonese di Davide Nicola, gara valida per la 17a giornata di Serie A.
Sfida conclusasi con il punteggio di 0-2 in favore del Napoli, grazie alla doppietta di Hojlund.
Gli azzurri sono reduci dalla vittoria della Supercoppa Italiana, vinta grazie alla doppietta di Neres in finale contro il Bologna.
Vediamo di seguito le parole di Antonio Conte nell’intervista post-partita.
L’intervista dell’allenatore azzurro
L’allenatore dei campani ha esordito affermando: “Festeggiamo un anno bellissimo, abbiamo fatto qualcosa di straordinario con lo Scudetto. Quando a Napoli si vince si festeggia in maniera incredibile, diversa dalle altre squadre. Ora stiamo facendo bene anche in campionato, nonostante stiamo affrontando tante difficoltà. Vogliamo rendere orgogliosi i tifosi“.
In seguito l’ex Inter e Juventus ha dichiarato: “Hojlund è giovanissimo, ha solo 22 anni, è un calciatore che può migliorare tanto. Sta diventando un calciatore dominante che capisce sempre qual è la scelta migliore. Nel mio calcio gli attaccanti sono sempre importanti, lui ha margini di crescita incredibili“.

Le parole di Antonio Conte
L’allenatore salentino ha proseguito parlando degli infortunati: “Se la strada non c’è, bisogna costruirla: oggi non c’erano Meret, Anguissa, De Bruyne, Lukaku e Gilmour. Ci auguriamo possano ritornare al più presto ma bisogna avere pazienza. Gli infortuni di De Bruyne e Lukaku sono importanti, vedremo come torneranno. Spinazzola mi ha chiesto il cambio perché ha sentito un po’ di affaticamento. Domenica dobbiamo giocare un’altra partita, non ha senso prenderci dei rischi“.
Infine ha concluso la propria intervista così: “Il Napoli ha appena iniziato il percorso, a livello di struttura non siamo pronti a comandare. Per me Juventus, Milan e Inter sono diverse rispetto a tutte le altre. Non dobbiamo fare il passo più lungo della gamba“.