Milan, Leao: “In futuro mi vedo all’estero”. Poi arriva la stoccata di Capello

Rafael Leao, di ritorno dal Mondiale, ha rilasciato un'intervista soffermandosi sul Milan e sul suo futuro

Rafael Leao Portogallo
26 Dicembre 2022

Redazione - Autore

Il portoghese del Milan Rafael Leao è uno dei calciatori più centrali nello scacchiere di Stefano Pioli: il numero 17 rossonero ha rilasciato un’intervista nel podcast Desconstruir a RDP Africa, toccando diversi temi tra cui il suo futuro, argomento centrale in questo periodo. Di seguito le parole dell’attaccante del Milan.

Milan, intervista di Leao: “Mi vedo all’estero”

Rafael Leao è reduce dal Mondiale in Qatar dove ha collezionato 2 gol, alla sua prima Coppa del Mondo in carriera. Il suo Portogallo non è andato oltre i quarti di finale, dove è caduto contro il Marocco. Leao non è stato uno dei principali protagonisti ma quando Fernando Santos gli ha dato spazio lui ha risposto nel modo giusto.

Leao Milan

Leao è un perno del Milan ma il rinnovo al momento è ancora in bilico. Il portoghese ha rilasciato un’intervista durante il podcast Desconstruir a RDP Africa, soffermandosi sul suo futuro:In futuro mi piacerebbe giocare all’estero. Adesso sono focalizzato sul Milan, penso solo a quello e ho un contratto con un club che ha una grande storia e che è uno dei migliori. La città di Milano mi piace molto. Vincere lo scudetto col Milan rappresenta uno dei migliori momenti della mia vita e della mia carriera”.

gabriel jesus arsenal

Leao ha parlato anche dell’attenzione verso gli altri campionati e dell’ammirazione per un club di Premier League in particolare: “Quando sono a casa guardo tanto calcio. Dalla Premier League alla Liga e la Ligue1. Naturalmente anche il campionato portoghese. Tra le grandi inglesi mi piace molto il gioco dell’Arsenal. Stanno facendo grandi cose in Premier League”.

Le parole di Capello su Leao

Fabio Capello ha parlato a Milannews della situazione del rinnovo di Leao: Se è diventato quello che è diventato lo deve al Milan. Gli deve un po’ di riconoscenza, altrimenti fa come Donnarumma. Se non esiste più riconoscenza non si può dire nulla. Il giocatore ha dimostrato di essere importante”.

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