Bologna, Italiano: “Qui per fare la storia. Recupereremo Ndoye, Odgaard, Holm e Castro”

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna (imago)
Le parole di Vincenzo Italiano alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Milan, in programma mercoledì 14 maggio
Mercoledì 14 maggio alle 21 lo Stadio Olimpico di Roma sarà teatro della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, due squadre che sono riuscite ad arrivare in fondo nella competizione
Il Bologna arriva a questa storica finale dopo un cammino esaltante: i rossoblù hanno superato l’Empoli in semifinale con un netto 5-1 complessivo, dopo aver eliminato l’Atalanta ai quarti con una vittoria di misura (1-0) e il Monza agli ottavi con un convincente 4-0.
Il Milan, dal canto suo, ha costruito la propria finale imponendosi nel derby contro l’Inter con un 4-1 complessivo nel doppio confronto in semifinale. In precedenza, i rossoneri avevano battuto la Roma 3-1 ai quarti e travolto il Sassuolo 6-1 agli ottavi.
Vediamo, in seguito, le parole ai microfoni di Vincenzo Italiano alla viglia della finale di Coppa Italia.
Le dichiarazioni di Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano ha iniziato la conferenza stampa affermando: “Questa finale la viviamo con grande entusiasmo, lo stesso che ci ha portati fin qui e che ci ha accompagnato in tutto il nostro percorso in Coppa Italia. Domani l’Olimpico sarà pieno della nostra gente: sono passati 51 anni dall’ultima finale di Coppa Italia e ora abbiamo l’occasione per scrivere la storia, tutti insieme. Affrontiamo una grande squadra, ma anche noi avremo le nostre chance, e proveremo a sfruttarle tutte. Siamo arrivati fin qui, e ora tutto può accadere. Daremo tutto per la nostra gente.”
Ha poi continuato soffermandosi sui recuperi: “Castro o Dallinga? Il problema fisico di Santi è superato, ma sono passati due mesi dall’infortunio contro la Lazio. Non so quanta autonomia possa avere dal primo minuto, ma conosco bene quella che può garantire entrando a gara in corso. Rientreranno anche Ndoye, Odgaard e Holm, quindi sarà fondamentale valutare ogni situazione. Dovremo mandare in campo solo chi è davvero in grado di dare il 100%: su questo non possiamo permetterci errori”

Le parole dell’allenatore rossoblù
L’allenatore rossoblù ha poi parlato degli avversari: “Loro sono più abituati di noi a gestire certe pressioni, hanno già alzato un trofeo quest’anno. Il Bologna non ne vince uno da tantissimi anni, ma ogni partita fa storia a sé e riparte da zero. Dobbiamo giocare liberi e spensierati, senza paura e senza rimpianti, dando tutto quello che abbiamo. L’importante è evitare gli errori commessi nella seconda parte della gara di venerdì. Domani cercheremo di farci trovare pronti. Nella preparazione alla partita dobbiamo concentrarci esclusivamente su ciò che succede in campo, perché alla fine è l’unica cosa che conta davvero. Non importa l’importanza della gara, il blasone dell’avversario o tutto quello che c’è intorno. Sono sicuro che, dopo il fischio d’inizio, i ragazzi saranno focalizzati solo sulla partita, senza pensare che il Milan, sulla carta, è superiore o che nella sua storia ha vinto tanto. La testa deve essere solo sul gioco, sull’intensità e sulla voglia di fare risultato.“
Ha concluso dicendo: “Questa squadra sta dimostrando una crescita costante negli anni. Da Sinisa in poi, il percorso è stato ottimo. Anche quest’anno abbiamo continuato a crescere, come vuole l’ambizione del presidente Saputo: dobbiamo migliorare stagione dopo stagione. Fioretto in caso di vittoria in Coppa Italia? Vedremo… Se ne riparlerà eventualmente dopo. Adesso tutta l’attenzione e la concentrazione devono essere rivolte esclusivamente alla partita di domani. Per me sarà la settima finale. Arrivarci, già di per sé, è un grande merito. Le finali sono belle da giocare, perché ci arrivi al termine di un percorso complicato, dove devi battere squadre forti e spesso andare oltre le aspettative. Le finali si giocano per vincerle. Al momento il mio bilancio è di tre vittorie e tre sconfitte. Se domani i miei ragazzi volessero farmi un bel regalo…”