Atalanta, Gasperini: “Rigore? Non sono favorevole, ma è il calcio moderno”

Al termine di Milan-Atalanta, valida per la 26ª giornata di Serie A, Gian Piero Gasperini ha rilasciato un'intervista post-gara

Gasperini Atalanta
25 Febbraio 2024

Antonio Cicellin - Autore

In attesa delle partite delle di Lazio e Roma di domani, lunedì 26 febbraio, si è chiuso a San Siro il big match di questa 26ª giornata di Serie A. In campo Milan e Atalanta, per una partita molto importante per la lotta Champions League. La gara è terminata per 1-1, con le reti di Leao e Koopmeiners.Al termine del match, l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha rilasciato la consueta intervista post partita dove ha analizzato in particolare la prestazione della sua squadra.

Gasperini Atalanta

Milan-Atalanta, l’intervista post partita di Gasperini

L’allenatore della dea si è inizialmente soffermato sulla prestazione dei suoi giocatori: “Dispiaciuto per aver preso gol così in fretta. Il Milan gioca spesso con il centrocampo a tre o con Loftus-Cheek che avanza, noi abbiamo invertito le posizioni con De Roon ed Ederson ma non è questo che ha condizionato la gara. Viste le scorse prestazioni nelle nostre precedenti gare oggi abbiamo sofferto molto, siamo riusciti a strappare un punto con grandissima difficoltà. Merito al Milan che sicuramente è una grande squadra e stasera lo ha dimostrato”.

Successivamente ha continuato: Scamacca ? Abbiamo bisogno di tutti non solo di lui. Ogni partita ha una sua storia, come già detto in precedenza, aver fatto un punto contro questa squadra da morale per le prossime partite che ci aspettano”.

Giampiero Gasperini Atalanta

Infine ha concluso la propria intervista: Il calcio di rigore ? Dopo vado a rivederlo, classico episodio da var come ci sono stati per tutto l’anno. Personalmente io non sono favorevole a questi tipi di rigori, ma ultimamente sono molto frequenti. Inoltre contro il Milan abbiamo un bel credito da smentire su questo discorso. In questo calcio di oggi ci sono molti rigori dove chi viene da un’altra generazione non li comprende. Bisogna considerare che è il calcio moderno, non piace nemmeno a me, ma è cosi e va accettato”.

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