Lecce, da chi ripartire per la stagione 2025/26

Nikola Krstovic, Lecce (Imago)
Il Lecce ha evitato la retrocessione, ma il brivido vissuto fino all’ultimo turno deve servire da lezione per costruire un futuro più sereno
La classifica finale dice 34 punti, due soli di vantaggio sull’Empoli terzultimo. Un margine troppo sottile per permettersi ancora incertezze. Se da un lato la salvezza ha il sapore dolce della resistenza, dall’altro resta la sensazione di un gruppo che ha viaggiato spesso al limite.
Marco Giampaolo, subentrato nel corso della stagione, ha avuto il merito di raddrizzare una squadra che sembrava destinata al peggio. Ha portato razionalità, compattezza e un’identità difensiva più chiara.
Ma non basta: servono idee nuove, maggiore incisività offensiva e un progetto tecnico che parta da basi solide. I numeri dei giallorossi sono negativi, ma devono diventare stimolo per lavorare sulla crescita individuale e su una visione tattica più coraggiosa ma anche più sicura.
Il Lecce deve cercare di ricominciare con ambizioni diverse, con il coraggio di provare a puntare più in alto. Ed il primo punto da cui ripartire è proprio il gruppo che ha ottenuto la salvezza. Ora la palla passa alla società: confermare i migliori, rinforzare con criterio e dare a Giampaolo una squadra più consapevole.
Krstovic, Helgason e Tete Morente: i fari della salvezza
Il Lecce dovrà ripartire da Nikola Krstovic, attaccante moderno e completo, che ha tenuto in piedi la squadra nei momenti più difficili. Con 11 gol e 5 assist, ha garantito profondità, gioco e finalizzazione. Qualche cartellino di troppo e due rigori sbagliati non hanno intaccato la sua fantamedia di 6,91. Senza di lui, il peso e le sicurezze offensive rischiano di crollare.
Accanto a lui ha brillato, in silenzio, Thórir Helgason: nessun gol, ma 4 assist in 17 presenze, nessun malus e una costante lucidità tattica. Ha chiuso con una fantamedia di 6,26, segnale di affidabilità pura.
Da segnalare anche Tete Morente, arrivato l’estate scorsa e subito decisivo: 3 gol, 2 assist e fantamedia 6,15. Arrivato con più di un dubbio, ha inciso nei momenti cruciali e si è rivelato un innesto azzeccato.

Baschirotto altro nome da confermare, la scommessa può essere Pierotti
Due gol, tre ammonizioni e una costanza che ha fatto la differenza. Federico Baschirotto ha rappresentato, come ormai da qualche anno, la spina dorsale della difesa leccese. È stato spesso chiamato agli straordinari in un reparto sotto pressione continua e ha risposto presente. Se il Lecce è riuscito a rimanere a galla, lo deve anche alla sua solidità. Difensore su cui continuare a costruire un futuro più tranquillo in Serie A.
Sorprendente a tratti è stato anche Pierotti, esterno offensivo che ha chiuso la stagione con 35 presenze, 4 gol e un assist. La sua media è stata di 6,10, ma le sensazioni vanno oltre i numeri. Dinamico, utile in transizione e spesso imprevedibile, ha mostrato margini notevoli. Se Giampaolo trovasse il modo per fargli trovare maggiore continuità, potrebbe alzare di molto il suo rendimento e diventare un protagonista fisso per il prossimo anno. Pensateci.