Napoli, da Lobotka a Osimhen: Le parole di Spalletti in conferenza

Il Covid di Insigne, la maschera di Osimhen e l'inserimento di Jesus e Lobotka. Le dichiarazioni di Luciano Spalletti in conferenza

Spalletti Napoli
21 Dicembre 2021

Redazione - Autore

Il Napoli è pronto per sfidare lo Spezia. Come di consueto Luciano Spalletti ha presentato il match in conferenza stampa. Le dichiarazioni dell’allenatore.

Le dichiarazioni di Spalletti

Dopo i vari infortuni e la positività al Covid-19 di Insigne, Spalletti recupera Mario Rui. Cambio di formazione in vista? Le parole dell’allenatore: Quando le partite sono così ravvicinate bisogna prendersi qualche ora in più prima di tracciare la formazione definitiva. Da quest’allenamento di stamani, fatto in maniera vera e corretta, in modo da pensare al futuro con fiducia. Le reazioni si vedranno oggi pomeriggio, parlo di gambe e muscoli dei ragazzi”.

Inoltre Spalletti ha anche parlato di Lobotka: “Come tutti i calciatori del Napoli Lobotka è innanzitutto un bravo ragazzo. Io ho sempre avuto grandi registi, grandi numeri quattro. Il buon regista è quello che sa fare tutto bene, il grande regista è quello che fa in modo che la squadra faccia tutto bene. Lobotka appartiene alla seconda categoria, è un grande regista. Poi di buoni registi ne abbiamo tanti, lo possono fare in tanti. Di grandi registi in squadra ci sono Lobotka e Fabian, poi dipende se si gioca con un regista solo o con due più bassi che si dividono i compiti. Il regista spesso è colui che salva l’allenatore dalla pazzia. Quando c’è un gran regista dentro ti affidi alle sue giocate. Di qui ne sono passati di grandi calciatori, ad esempio Jorginho è un grande in quel ruolo”.

L’allenatore del Napoli ha poi speso due parole anche per l’infortunato Osimhen, che oggi si è rivisto sul campo d’allenamento: Non c’è domani, non è con lui che si può vincere questa partita”.

Infine Spalletti conclude la conferenza stampa parlando di Juan Jesus, tra i migliori in campo contro il Milan: “Se continuiamo a dire che la rosa ha un valore è perché è così. Se esaltiamo un calciatore, ne andiamo a svalorizzare un altro. Se Anguissa non si fosse sbattuto o Lozano non avesse pressato davanti per far alzare subito la palla al Milan… Se davanti si pressa si aiutano i difensori. Sono tutti coinvolti nel comportamento di un singolo, non ho mai visto un supereroe che prende tutti i palloni da solo. Juan Jesus ha fatto bene, può migliorare. Abbiamo una squadra forte, la società è stata brava a prendere Juan Jesus a costo zero perché era stato messo fuori da un’altra squadra, noi crediamo in lui“.

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