Lazio, Sarri: “Isaksen si è sbloccato dopo un avvio di stagione difficile. Sulle condizioni di Romagnoli…”

Maurizio Sarri, allenatore Lazio (Imago)
Al termine di Lazio-Cagliari, Maurizio Sarri si concesso alle domande dei giornalisti: le sue parole nell’intervista post-partita
Dopo il pareggio a reti inviolate contro il Pisa alla Cetilar Arena, la squadra di Maurizio Sarri ha trovato nuovamente la via della vittoria, imponendosi con un netto 2-0 sul Cagliari.
A decidere il match sono stati i gol di Isaksen e Zaccagni, che hanno regalato tre punti preziosi ai biancocelesti.
Al termine della partita, Maurizio Sarri si è presentato ai microfoni dei giornalisti per commentare la prestazione dei suoi giocatori e il momento della squadra in Serie A.
Di seguito, ecco le sue dichiarazione nel post-partita di Lazio-Cagliari.
Lazio, l’intervista di Sarri
Maurizio Sarri ha esordito così: “È una vittoria che dà segnali di crescita, il Cagliari non perdeva da agosto in trasferta. In questa prima parte di stagione non abbiamo avuto grande facilità nel segnare e quindi essere solidi in difesa e subire poco per arrivare al risultato è fondamentale. I ragazzi credono in questa idea e difendono tutti e undici in modo importante”.
Successivamente, si è soffermato nel parlare dei suoi giocatori offensivi: “Isaksen si è sbloccato dopo un avvio di stagione difficile per via dell’infortunio. Zaccagni è già a tre gol. Abbiamo fuori Castellanos per infortunio. Dia non sta segnando molto ma sta facendo un grande lavoro. Sta aiutando molto in fase difensiva e ha delle ottime qualità tecniche per poter aiutare anche in fase offensiva”.

Le parole dell’allenatore biancoceleste
L’allenatore ex Juventus ha poi continuato parlando delle condizioni di Romagnoli: “Romagnoli ha sentito un flessore più duro rispetto ad un altro. Spero la sostituzione sia stata solo a scopo precauzionale“.
Infine, ha concluso così l’intervista: “In questo momento non possiamo fare tante variazioni, abbiamo 6-7 giocatori fermi, eravamo preoccupati per le 3 partita consecutiva. La squadra sta diventando mentalmente forte, per diventare competitiva ad alti livelli manca un po di qualità“.