Juventus, Koopmeiners: “Mi sento in debito, non è stata una grande stagione”

Koopemeiners, centrocampista Juventus (imago)
Le parole di Koopmeiners nell’intervista rilasciata a poche ore dal match tra Juventus e Wydad, 2° gara per i bianconeri al Mondiale per Club
Dopo una stagione non sufficiente, Teun Koopmeiners vuole riprendersi la sua Juventus. L’olandese, conscio del grande esborso bianconero, vuole dimostrare realmente il suo valore dalla prossima stagione.
Il centrocampista ex Atalanta deve ritrovarsi, soprattutto dal punto di vista fisico. Il problema al tendine d’Achille continua a dare fastidio e, dalle parole del diretto interessato, il 100% di condizione non è ancora stato ritrovato.
Il trend deve essere invertito dopo un campionato deludente. Le grandi aspettative del club bianconero e dei fantallenatori si sono tradotte in un bottino da 3 gol e 4 assist: troppo poco per un giocatore che ha nelle corde colpi e numeri superiori (due stagioni fa realizzò 12 gol e 5 assist solo in Serie A).
Andiamo a vedere le parole di Teun Koopmeiners a poche ore dal match contro il Wydad, terza forza del campionato marocchino.
L’intervista a Teun Koopmeiners
Teun Koopmeiners ha esordito così: “Finalmente va meglio. Sono stato fuori altri tre mesi e chiaramente non sono al cento per cento. In questo torneo devo crescere di partita in partita per ritrovare la forma ideale“.
Il centrocampista olandese ha poi parlato della sua forma: “A mister Tudor ho detto che ho ancora bisogno di tempo per crescere nella condizione. È importante che il tendine d’Achille non mi dia più fastidio. Non so quanto ne serva ancora, ma è così. Il mondiale per club è una bella occasione per tornare a dare una mano ma soprattutto per vincere un trofeo con la Juve“.

Le parole del centrocampista bianconero
Guardando alla stagione appena conclusa, Koopmeiners ha ammesso delle difficoltà: “Adesso sono più tranquillo, ma non è stata una stagione molto bella. Non abbiamo vinto nulla e non ho giocato bene. Non sono contento, ma ho anche avuto, com’è che si dice? Sfortuna, esatto. La fiducia non l’ho persa e c’è ancora una possibilità per finire alla grande“.
Parlando di pressioni e aspettative, l’olandese ha riconosciuto il peso del suo cartellino: “Quando spendono cifre alte per te, tipo 50 o 60 milioni, e la squadra non funziona, sei il primo a essere sotto accusa. In ogni allenamento e in ogni gara voglio far vedere il mio valore. Giocherò dove serve, ma resto comunque un centrocampista, non un attaccante“.