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Juventus, Spalletti: “Parlerò con Vlahovic, dalla società nessuna imposizione”

La conferenza stampa di Spalletti alla Juventus

Luciano Spalletti (Screen)

Le prime parole di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus. L’ex allenatore della Nazionale raccoglie l’eredità di Igor Tudor

Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus. Con l’annuncio arrivato ieri nel tardo pomeriggio dal club bianconero, prende il via l’avventura dell’allenatore toscano sulla panchina della Juventus.

L’ex commissario tecnico azzurro è chiamato a dare una scossa all’ambiente bianconero, già provato da un avvio di stagione caratterizzato da risultati altalenanti e prestazioni poco convincenti. Appena arrivato a Torino, Spalletti deve già affrontare i primi impegni ufficiali, con la Vecchia Signora pronta a scendere in campo sabato alle 20:45 contro la Cremonese.

La conferenza stampa di presentazione assume così anche il ruolo di vigilia della sfida allo Stadio Giovanni Zini contro i grigiorossi, tra curiosità e attesa per capire come il nuovo tecnico intenda incidere sulla Juventus e quali giocatori saranno al centro del suo progetto.

Vediamo, dunque, le prime dichiarazioni di Luciano Spalletti da allenatore della Juventus.

La conferenza stampa di Spalletti

Il nuovo allenatore bianconero ha esordito: “Le sensazioni sono bellissime. È un grande club e lo si sa, ma entrarci poi fa un effetto diverso. Ho molto rispetto di questa classifica e saluto Tudor, che ringrazio. Sono contento di essere qui, dovremo lavorare duramente.”

Ha poi proseguito: “L’idea di questa squadra sta nel fatto che io abbia accettato di venire. Se io non credessi che questa squadra ha delle possibilità, perché avrei dovuto accettare un contratto di 8 mesi. Credo di poter fare un bel lavoro, poi si passa dal lavoro, dalla disciplina. Io vedo delle possibilità di sistemare alcune cose, è chiaro che le intenzioni sono alte. Un club come la Juventus deve mirare a entrare in Champions League”.

La conferenza stampa di Spalletti alla Juventus
Luciano Spalletti (IMAGO)

Juventus, Spalletti sugli attaccanti

Il nuovo allenatore bianconero ha detto: “Attaccanti? Fa parte del mio lavoro, è stimolante. A un allenatore a volte vengono riconosciuti i numeri che hai portato, col tuo lavoro, a un giocatore. I gol sono fondamentali, per vincere le partite serve fare i gol. Poi l’importante è essere squadra, non allungarsi e sfilacciarsi. Parole di Vlahovic? È un’analisi corretta quella che ha fatto. La qualità dei giocatori fa la differenza. Speriamo di rientrare nel giro Scudetto, si sono giocate solo 9 partite, ne mancano ancora tante”.

Sempre sul centravanti serbo ha aggiunto: “Con Vlahovic ci si parla, io non ho ricevuto imposizioni dalla società. Vedrò le sue intenzioni e il suo lavoro, e a valutare dall’ultima partita, le sue intenzioni sono chiare e quel comportamento mette tutto a posto, perché ha fatto una grande partita. Modulo? Dare tutte le notizie non mi sembra corretto, abbiamo fatto un solo allenamento fin ora ma si può anche dare continuità alle ultime partite. Ci sono giocatori che vorrebbero cambiare posizione, ci vuole disponibilità. Potremmo provare a fare qualcosa di diverso, con la difesa a 4 e non a 3”.

Spalletti ha poi parlato di Koopmeiners dicendo: “Lo abbiamo seguito anche nelle squadre precedenti, poi costava troppo. Una volta avevo cercato di convincerlo, e per me rimane quell’idea lì, perché l’avevo visto. Secondo me è un mediano/mezz’ala, e lo dice anche la sua storia, perché ha giocato anche in difesa. Poi bisogna fare i complimenti a Gasperini che lo ha fatto rendere in un’altra posizione. È un calciatore che pressa, corre dietro a tutti e poi ha questo piede fantastico. È chiaro che ingabbiato e con le spalle girate non ha la qualità di Yildiz/Openda che sono nati per quella posizione lì. Gasp è stato bravo a tirare fuori le sue qualità anche in un’altra posizione”.