Juventus, Spalletti: “Koopmeiners è un calciatore geniale”

Luciano Spalletti, allenatore della Juventus (imago)
Le dichiarazioni dell’allenatore della Juventus, Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida contro il Napoli, valida per la 14ª giornata di Serie A
Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Una vigilia che, per lui, non può essere considerata come le altre.
Non solo perché Juventus e Napoli hanno alimentato negli anni una rivalità ricca di sfide memorabili, ma soprattutto perché questa sarà la prima volta in cui Spalletti tornerà a sedersi sulla panchina del Maradona dopo lo storico scudetto conquistato con i partenopei nella stagione 2022/2023.
Stavolta l’allenatore di Certaldo torna nello stadio che lo ha consacrato, ma lo fa al timone della più acerrima rivale del Napoli. Un intreccio emotivo che rende ancora più incandescente un clima già rovente, complice anche l’importanza della gara per la classifica e il buon momento di forma con cui le due squadre arrivano all’appuntamento.
Ecco, dunque, le parole di Spalletti alla vigilia del suo ritorno a Napoli.
La conferenza di Luciano Spalletti
L’allenatore bianconero ha esordito: “La maglia della Juventus è stata vissuta per questo, per vincere le partite. Non viviamo un periodo bellissimo ma questo deve essere il nostro status normale. Dobbiamo essere anime di quelle libere, senza dover andare a cercare supporto da qualche parte per dimostrare quello che deve essere il nostro futuro. L’importante che in allenamento si acchiappano cose nuove, questo è fondamentale“.
Ha poi aggiunto su Conte: “Ci siamo incontrati molte volte. Poi ci siamo visti a Coverciano. È un bravo allenatore e l’ha dimostrato. Però come persona non posso dire niente perché non lo conosco. Lui è un top allenatore”.

Le parole dell’allenatore bianconero
Spalletti si è poi espresso su Koopmeiners: “È un calciatore elegante, geniale, estroso. Sa fare più cose, ha personalità, per cui mi aspetto che ci sia sempre lo step successivo. Perché deve essere così, il campo è talmente grande che ti permette di far vedere cose nuove a chi ti vuole bene. E io gli voglio bene“.
Ha poi concluso parlando di David: “Penso dipenda sempre da quello che sono i ritmi e quello che vuoi andare ad acchiappare personalmente. Lui è un ragazzo intelligente, bravo, ha una fisicità forte e penso ci sia questo auto stimolarsi di voler far vedere cosa sai fare. Si porta dietro dei numeri, per cui la percepisco questa reazione ed è una cosa corretta che deve fare“.