Juventus, come cambia la difesa dopo l’infortunio di Bremer

Igor Tudor, allenatore della Juventus (imago)
Le soluzioni a disposizione di Igor Tudor per ridisegnare la difesa dopo l’infortunio al ginocchio di Gleison Bremer
La Juventus dovrà fare a meno di Gleison Bremer per alcune settimane. Il difensore brasiliano ha riportato una lesione del menisco mediale del ginocchio sinistro e sarà sottoposto a un intervento di meniscectomia artroscopica selettiva.
Un’assenza pesante per i bianconeri, che in questo avvio di stagione avevano trovato in Bremer uno dei punti di riferimento della difesa. Il difensore brasiliano si era fermato nel secondo tempo della sfida contro l’Atalanta, valida per la quinta giornata di Serie A, dopo aver avvertito un fastidio al ginocchio. Da allora non era più tornato tra i convocati, saltando le successive gare contro Villarreal e Milan, segnale che il problema non era del tutto risolto.
Durante la pausa per le Nazionali, il difensore e lo staff medico della Juventus hanno deciso di approfondire la situazione con consulto medico, al termine del quale si è optato per l’intervento chirurgico.
Analizziamo, quindi, le possibili soluzioni difensive che Igor Tudor potrà adottare in seguito all’assenza di Gleison Bremer.
Le possibili soluzioni in difesa
Igor Tudor è chiamato a trovare nuove soluzioni per la difesa della Juventus a causa degli infortuni di Gleison Bremer e Juan Cabral, fermato nelle scorse settimane da una lesione di medio grado al bicipite femorale della coscia destra. Due assenze pesanti che costringeranno l’allenatore bianconero a fare affidamento su Gatti, Kelly, Rugani, Kalulu, Cambiaso e Joao Mario per le prossime settimane. In questo avvio di stagione, Tudor ha sempre schierato la squadra con un 3-4-2-1. Questo modulo potrebbe essere confermato anche nelle prossime partite, come già visto nella sfida contro il Milan, con Daniele Rugani affiancato da Kelly e Gatti, mentre Cambiaso e Kalulu verrebbero schierati come esterni di centrocampo.
In alternativa, l’allenatore bianconero potrebbe optare per una difesa a quattro. In questo caso, Rugani, Gatti e Kalulu e Kelly si contenderebbero un posto al centro, con gli ultimi due abili anche da terzini. Sulle fasce, oltre ai sopracitati Kelly e Kalulu ci sono Cambiaso, favorito per una maglia da titolare a sinistra e Joao Mario a destra, con l’ipotesi Kostic che in una difesa a 4 appare meno percorribile. Un’altra alternativa potrebbe essere anche quella di spostare Cambiaso sulla destra e schierare Kelly a sinistra, considerando che il difensore inglese è stato uno dei più impiegati in rosa finora, con Joao Mario e Kostic pronti a entrare dalla panchina.

Il possibile cambio di modulo
Con un possibile ridisegnamento della difesa, che potrebbe passare da tre a quattro, anche gli altri reparti potrebbero subire delle modifiche rispetto a quanto visto finora in questo avvio di stagione. In caso di un cambiamento del modulo, Igor Tudor potrebbe optare per un 4-2-3-1 oppure per un 4-3-3. Nel dettaglio, con una difesa a quattro, il centrocampo nel 4-2-3-1 potrebbe continuare ad essere composto da Locatelli e Thuram, come interpreti centrali tra difesa e attacco. McKennie e Koopmeiners sarebbero pronti a subentrare in caso di rotazioni o durante la partita. In attacco, alle spalle della prima punta – che potrebbe essere David, Vlahovic o Openda – potrebbe agire Yildiz, utilizzabile sia come esterno offensivo sia come trequartista tra le linee. A completare il reparto offensivo offensivo invece, potrebbero essere due tra Conceicao, Zhegrova, Adzic o Openda (se non schierato come prima punta).
Se Tudor decidesse invece di adottare il 4-3-3, gli scenari cambierebbero. Il centrocampo potrebbe prevedere Locatelli al centro, affiancato da Thuram e Koopmeiners, quest’ultimo pronto a ricoprire il ruolo di mezzala, posizione già interpretata ai tempi dell’Atalanta, in concorrenza con McKennie. L’attacco a tre, invece, potrebbe schierare una prima punta tra David, Vlahovic o Openda, supportata da due esterni scelti tra Yildiz, Conceicao, Zhegrova, Adzic o Openda, a seconda della scelta della punta centrale e della disposizione offensiva decisa dall’allenatore bianconero.