Juventus, Thuram: “Gioco per il club più importante d’Italia, voglio vincere con questa maglia”

Kephren Thuram, centrocampista della Juventus, (Imago)
L’intervista del centrocampista della Juventus Khephren Thuram, in cui ha raccontato la sua prima esperienza in bianconero
La stagione della Juventus si è appena conclusa e non sono mancate delusioni. Iniziata sotto la guida di Thiago Motta e terminata con Igor Tudor in panchina, l’annata bianconera non è certo andata secondo le aspettative.
L’eliminazione dalla Champions League per mano del PSV e quella in Coppa Italia contro l’Empoli hanno compromesso il percorso di Thiago Motta, la cui panchina è saltata anche a causa di una corsa Scudetto mai realmente iniziata. A subentrare è stato Igor Tudor, chiamato a traghettare la squadra fino al termine del campionato. L’allenatore croato è riuscito a mantenere la Juventus al quarto posto, assicurando così la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
In una stagione fatta di alti e bassi, tra prestazioni deludenti e cambi di rotta, c’è però chi è riuscito a distinguersi in positivo. Khephren Thuram è stato una delle poche note positive del campionato bianconero: con 4 gol e 6 assist in Serie A, il centrocampista francese ha dato un contributo significativo al raggiungimento del quarto posto. Ma il suo impatto va ben oltre i numeri: corsa, forza fisica, personalità e qualità tecnica lo hanno reso uno dei migliori centrocampisti del campionato.
Thuram prosegue così la tradizione di famiglia. Dopo papà Lilian e il fratello Marcus, un altro Thuram si sta affermando nel calcio che conta, pronto a portare in alto il nome della sua dinastia. Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali della Serie A, Khephren ha parlato della sua esperienza alla Juventus, del legame con la famiglia e delle ambizioni per il futuro. Di seguito, le parole del centrocampista francese.
L’intervista di Khephren Thuram
Ha iniziato parlando del suo rapporto con il calcio: “Penso che ci siano persone che riescono a esprimersi scrivendo poesie, altre attraverso la musica. E io credo che il mio modo per esprimermi sia andare in campo, giocare, correre. Il calcio è qualcosa di magnifico, un modo per mostrare chi sono, senza dover parlare davvero.”
Poi ha parlato del rapporto con la sua famiglia: “Ho iniziato a giocare abbastanza presto perché andavo a vedere gli allenamenti di mio padre con mio fratello. Con Marcus ho un rapporto eccezionale, andiamo molto d’accordo, giocare contro di lui in campionato è un sogno che si realizza. Credo sia merito dei nostri genitori il nostro rapporto, che fin da quando eravamo bambini hanno fatto in modo che stessimo sempre insieme. Giocare nel club di mio padre è qualcosa di molto bello, perché vedo che è davvero il club del suo cuore.“

Le parole del giocatore bianconero
Ha poi raccontato della sua esperienza nella città di Torino: ” Sono nato in Italia, ho fatto il mio debutto qui, i miei primi cinque anni di vita li ho vissuti qui. Mi sento comunque più francese, sono cresciuto con una cultura francese, con genitori francesi. Mi ricordo che andavo a giocare con mio fratello, è bello tornare in questa città, riporta alla mente quei pochi ricordi che ho vissuto qui. È bello vedere questo lato della città che non si vede tutti i giorni. Torino respira calcio: i tifosi parlano di calcio, sono felici quando la squadra vince e si arrabbiano quando perde e parlano delle sconfitte. Sinceramente, fa venire voglia di vincere trofei con questa squadra”.
Infine ha concluso parlando della Juventus e dei suoi obbiettivi futuri: “La Juventus è un grande club, il più importante in Italia che può farmi crescere sia come giocatore che come uomo e che in ogni stagione punta all’eccellenza. Ho un buon rapporto con i tifosi bianconeri: amano la Juve e questo è magnifico. Mio padre mi dice sempre di rispettarli e di dare tutto quando gioco per questa maglia. Il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, sia i punti di forza che i punti deboli: è quello che cercherò di fare fino alla fine della mia carriera. E ovviamente di vincere titoli con la Juventus, perché quando sei alla Juve devi vincere”