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Italia, le parole di Cambiaghi e Nicolussi Caviglia

Italia le parole di Piccoli, Cambiaghi e Nicolussi Caviglia.

Nicolò Cambiaghi, attaccante del Bologna e della Nazionale Italiana (IMAGO)

Le parole dei giocatori dell’Italia Nicolò Cambiaghi e Hans Nicolussi Caviglia, prima della sfida con l’Estonia

L’Italia si appresta ad affrontare l’Estonia nella sfida valida per le qualificazioni ai Mondiali, in programma sabato 11 alle ore 20:45.

Un match fondamentale per gli azzurri, necessario per alimentare le speranze di qualificarsi come primatisti del girone. Per centrare l’obiettivo sarà indispensabile un passo falso della Norvegia e un bottino pieno da parte della squadra di Gattuso, da qui alla fine.

Nei giorni che precedono la sfida, hanno parlato in conferenza stampa i 2 giocatori che rappresentano sia il presente sia il futuro dell’Italia, come Nicolò Cambiaghi e Hans Nicolussi Caviglia, che hanno espresso il proprio parere sulla convocazione e sulle partite da disputare.

Di seguito le parole dei giocatori azzurri.

Le parole di Nicolussi Caviglia

Hans Nicolussi Caviglia ha iniziato affermando: “Cinema? Il mio percorso lo potremmo paragonare a “2001: Odissea nello spazio”. Kean? Con lui ho un rapporto unico, ci conosciamo da tanto e lo scorso anno ha fatto benissimo. Rappresentare la Valle d’Aosta? Per me è un grande orgoglio, sono contento che Gattuso sia curioso di vedermi“.

In seguito il centrocampista della Fiorentina ha dichiarato: “Convocazione? A Firenze la situazione non è facile ma sono cose diverse rispetto alla Nazionale, darò tutto. Idolo? Mi sono sempre ispirato a Cruijff per la visione, in Italia invece Pirlo. Settori giovanili? Credo che sono molto importanti, bisogna credere nel percorso di un giovane e dargli opportunità”.

Italia le parole di Piccoli, Cambiaghi e Nicolussi Caviglia.
Gennaro Gattuso, Italia, (Imago)

Le parole di Cambiaghi

Successivamente Cambiaghi ha esordito: Infortunio? La scorsa stagione è stata condizionato dall’infortunio ma sono rientrato bene. La mia foto al Mondiale del 2006 è un ricordo che porterò sempre con me sia per la famiglia che per la Nazionale, ovviamente ho ricordi un po’ vaghi. Italiano? Mi ha voluto fortemente e lo ringrazio per avermi aspettato, il suo gioco si focalizza sugli esterni“.

Infine l’esterno del Bologna ha concluso: “Sogno Mondiale? Per me essere qui è già un grande orgoglio ma anche un punto di partenza. Riferimenti? Negli ultimi anni Insigne e Chiesa ma ne studio anche altri. Settori giovanili? Dopo la primavera con l’Atalanta è stato importante andare in prestito in Serie B e Serie A, senza quelle esperienze non sarei qui”.