Italia, Orsolini: “Per l’Italia giocherei anche in porta”

Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna (imago)
Le dichiarazioni di Orsolini in conferenza stampa in vista della sfida di qualificazione al Mondiale contro la Moldavia
Convocato in Nazionale dal commissario tecnico Gennaro Gattuso, Riccardo Orsolini è intervenuto in conferenza stampa per presentare le prossime sfide di qualificazione ai Mondiali.
L’Italia sarà impegnata giovedì 13 novembre alle 20:45 in trasferta contro la Moldavia, mentre domenica 16 novembre, alla stessa ora, ospiterà la Norvegia.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, l’attaccante azzurro ha affrontato diversi temi, soffermandosi in particolare sulla preparazione della squadra, sul proprio ruolo in Nazionale e sulle differenze tattiche tra gli Azzurri e il Bologna.
Di seguito, le dichiarazioni dell’attaccante azzurro.
Le parole di Riccardo Orsolini
Riccardo Orsolini ha iniziato la conferenza stampa parlando della Nazionale: “Ho debuttato con Mancini nel 2019, poi ho saltato l’Europeo vinto e successivamente sono stato richiamato da Spalletti. Ci sono stati momenti in cui non sono stato convocato, entrando e uscendo dalla Nazionale. Oggi, invece, sono qui con convinzione: sono entrato dalla porta principale e sono orgoglioso del percorso fatto. Ora voglio vivere ogni istante e difendere con orgoglio il posto in azzurro. Ci attende una competizione importante e il nostro obiettivo è raggiungerla. Il Mondiale rappresenterebbe il punto più alto della mia carriera: voglio concentrarmi solo sul far bene e godermi ogni giorno con questa maglia. Negli ultimi tre anni ho raggiunto la doppia cifra di gol e sono molto soddisfatto di questo traguardo“.
Si è poi soffermato nel parlare sulla differenze di ruolo tra Italia e Bologna: “Contro l’Estonia abbiamo giocato con un 4-4-2 e io sono stato schierato come esterno di centrocampo. Rispetto al mio ruolo abituale a Bologna, dove gioco con la mezzala che mi aiuta, qui mi sono trovato più arretrato e a dover gestire certe situazioni da solo. Nonostante questo, cerco sempre di dare il massimo per la squadra. Per l’Italia sono pronto a mettermi a disposizione in qualsiasi ruolo, anche in porta, senza alcun problema. Abbiamo davanti un obiettivo più grande di noi e faremo tutto il necessario per raggiungerlo”.

Le dichiarazioni dell’attaccante azzurro
L’attaccante azzurro ha poi continuato parlando del commissario tecnico della Nazionale, Gennaro Gattuso: “Siamo totalmente concentrati sulle prossime due partite, vogliamo fare una buona figura e dare continuità ai risultati ottenuti finora. Finché la matematica ce lo permette, io credo sempre nella qualificazione diretta. Procediamo passo dopo passo, partita dopo partita, e alla fine tireremo le somme per capire quale sarà il nostro destino. Quando è arrivato Gattuso, ha portato subito una ventata di entusiasmo e freschezza: forse prima la squadra era un po’ spenta. Il mister ci ha trasmesso immediatamente tranquillità e serenità, facendoci capire che dovevamo affrontare la situazione insieme, con il lavoro. Allenamenti intensi, dedizione e passione ci hanno permesso di costruire un gruppo solido e una mentalità vincente, così possiamo giocare per realizzare i nostri sogni”.
Ha concluso parlando del suo rapporto con Italiano: “Dal punto di vista tecnico e tattico, ho imparato molto da Italiano, soprattutto su come stringere il campo quando l’avversario ha la palla, un aspetto che mi ha aiutato tantissimo in fase difensiva. A Bologna ci godiamo il gioco: non ci fissiamo troppo sul prossimo avversario o sulla classifica, ma viviamo ogni partita momento per momento, cercando di divertirci in campo. Alla fine, faremo un bilancio e ci guarderemo indietro”.