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37ª giornata di Serie A: le interviste post partita degli allenatori

Le interviste rilasciate dagli allenatori nel post partita al termine dei match della 37ª giornata di Serie A 2024/2025

Davide Nicola, allenatore del Cagliari (imago)

Le interviste rilasciate dagli allenatori nel post partita al termine dei match della 37ª giornata di Serie A 2024/2025

La Serie A 2024/25 è ai suoi atti conclusivi, con le ultimissime partite rimanenti in cui ancora può succedere di tutto. Tutto ancora da decidere sia per lo Scudetto, per la corsa alla Champions League ma anche per la lotta salvezza.

Per lo Scudetto il Napoli di Conte e l’Inter di Inzaghi sono ancora al vertice e si danno battaglia punto su punto. Anche la corsa per l’ultimo posto in Champions è ancora aperta. L’Atalanta si è garantita un posto nella massima competizione europea, per l’ultima posizione valida se la giocano ancora Juventus, Lazio, Roma, Bologna con Milan e Fiorentina leggermente più indietro.

Il discorso per quanto riguarda la lotta salvezza riguarda principalmente Venezia, Lecce ed Empoli. Due tra queste tre squadre scenderanno in Serie B assieme al Monza.

Il weekend appena trascorso ha regalato nuovi verdetti, gioie per alcuni e dolori per altri, confermando quanto questo campionato sia tra i più equilibrati degli ultimi anni. Di seguito le dichiarazioni degli allenatori: c’è chi ha elogiato il collettivo, chi ha sottolineato errori individuali e chi ha espresso disappunto per alcune scelte arbitrali. A seguire, le interviste post partita degli allenatori delle venti squadre di Serie A.

Serie A, 37ª giornata: le interviste post partita degli allenatori

GENOA-ATALANTA: sabato 17 maggio alle ore 20:45

VIEIRA: “Da quando sono arrivato Badelj è stato molto importante sia fuori che dentro al campo. Lui è un leader positivo, è sempre utile per tutti, sia staff che giocatori. Perdiamo un giocatore fondamentale. Io da giocatore avrei continuato così come hanno fatto i giocatori dell’Atalanta. Dobbiamo essere più arrabbiati con noi stessi che con loro, siamo stati ingenui. Pinamonti ha avuto una stagione di alti e bassi, il fatto di non avere altri compagni nella zona offensiva che lo aiutassero ha influito, purtroppo gli infortuni non si possono programmare però. Il futuro del Genoa è molto eccitante, i tifosi devono essere fieri di ciò che siamo e del nostro gruppo. I calciatori sono più importanti di me. Scaglione? Ha una qualità tecnica impressionante, ha il futuro nelle sue mani, non dimentichiamoci che ha solo 15 anni. A Vasquez si è girata la caviglia durante un contrasto, ci auguriamo che non sia niente di così grave”.

GASPERINI: le dichiarazioni nel post partita dell’allenatore nerazzurro

ROMA-MILAN: domenica 18 maggio alle ore 20:45

RANIERI: le dichiarazione nel post partita dell’allenatore giallorosso

CONCEIÇÃO: le dichiarazioni nel post partita dell’allenatore rossonero

LECCE-TORINO: domenica 18 maggio alle ore 20:45

GIAMPAOLO: “Non avevamo alternative alla vittoria: bisognava vincere per crearsi un’altra opportunità e così è stato. La partita non è stata semplice, soprattutto sul piano delle risorse; siamo partiti un po’ contratti. La vittoria si costruisce nei 95 minuti, con i giusti presupposti. Un gran gol di Ramadani ha cambiato la partita e da lì la squadra è stata attaccata al risultato con grande determinazione. Da quando abbiamo perso contro l’Udinese, abbiamo pagato i dettagli e qualche errore, anche arbitrale. Sono stati piccoli particolari che, se fossero andati diversamente, oggi parleremmo di un’altra storia. Le partite le abbiamo perse senza alibi, raccontando la realtà: se non è andata bene, probabilmente non lo abbiamo meritato. Il passato è passato, dobbiamo guardare avanti. Ci siamo creati una possibilità, che è la prossima gara. L’abbraccio con Ramadani? Io e lui abbiamo un rapporto particolare. Non l’ho sempre fatto giocare, alcune volte abbiamo anche discusso, ma sempre con grande lealtà. Quando c’è lealtà reciproca, anche nei momenti di confronto c’è sempre stima.
Krstovic sta bene, aveva solo crampi e qualche indurimento muscolare, ma aveva dato tutto in campo. L’ho visto un po’ sofferente, quindi ho preferito non rischiare. Per quanto riguarda Rebic, in quel momento era doveroso inserirlo insieme a Krstovic, ma ho dovuto sacrificare N’Dri per avere un giocatore come Pierotti che ci riempisse il campo: faceva parte del piano gara. Sull’assenza di Morente contro la Lazio, Morente, Karlsson e Banda sono tre giocatori validi. È fondamentale capire come mettere insieme i giocatori: Morente e N’Dri può andare, così come Pierotti e Karlsson o Pierotti e Banda. Perdiamo Morente, ma ho piena fiducia in Banda e Karlsson. Per l’ultima giornata, io penso solo alla nostra partita: dobbiamo giocare la nostra gara consapevoli delle difficoltà.”

VANOLI: “Dispiace molto, abbiamo buttato via una seconda parte di stagione importante. Ora dobbiamo capire e imparare da questo. Intanto pensiamo a dare il massimo contro la Roma. Stasera siamo partiti con ordine, ma il gol subito ci ha fatto perdere le distanze e la fluidità di gioco. Elmas? Nella rifinitura ha avuto un piccolo fastidio, nulla di grave. Ho visto un buon Lecce, una squadra che si sta giocando qualcosa di importante e che è sempre stata ordinata in campo. Era una partita difficile, risolta dai particolari. Abbiamo subito un gran gol da fuori area e in quella situazione avremmo dovuto accorciare prima. Comunque, abbiamo sempre cercato di dare il massimo e lo faremo fino alla fine. Poi faremo le nostre valutazioni per capire come migliorare. Per l’ultima giornata di campionato, ai miei giocatori ho sempre detto che dobbiamo rispettare i valori della sportività, come abbiamo fatto stasera. Io devo guardare solo al mio risultato, non a quello degli altri. Stasera sono deluso perché volevamo i tre punti, ma questa esperienza ci deve far crescere. Abbiamo un’ultima partita e dovremo dare tutto quello che abbiamo.”

INTER-LAZIO: domenica 18 maggio alle ore 20:45

INZAGHI: non ha parlato ai microfoni.

BARONI: le dichiarazioni nel post partita dell’allenatore biancoceleste

JUVENTUS-UDINESE: domenica 18 maggio alle ore 20:45

TUDOR: le dichiarazione nel post partita dell’allenatore bianconero

RUNJAIĆ: “L’Udinese ha lottato fino alla fine con la giusta attitudine. La Juventus ha giocato con intensità, ad alto livello e con grande qualità, ma noi abbiamo difeso bene. È stata una partita combattuta fino al gol della Juventus, che ha fatto meglio di noi e ha meritato la vittoria. Purtroppo abbiamo concesso quel gol decisivo. Sono comunque contento dello spirito di sacrificio della squadra, mi congratulo con la Juve. Accetto la sconfitta, anche se non sono soddisfatto della prestazione. Riguardo alla stagione, abbiamo vissuto momenti buoni e altri meno, ma un’analisi più profonda la faremo a fine campionato. Il nostro obiettivo era la salvezza e non siamo mai scesi sotto i 12 punti. Siamo stati una squadra stabile, ma vogliamo migliorare. È stata una stagione lunga per tutti. Ora ci aspetta l’ultima partita davanti ai nostri tifosi e vogliamo vincere.”

37ª giornata di Serie A: le interviste post partita degli allenatori
Runjaic, allenatore Udinese (Imago)

MONZA-EMPOLI: domenica 18 maggio alle ore 20.45

NESTA: “Sono molto deluso, lo dico chiaramente. Posso retrocedere, ma non in questo modo: non si può buttare via tutto in sette minuti nel secondo tempo dopo un buon primo tempo. Non lo accetto e non esiste perdere così. Non critico i giocatori, ma parlo della delusione per il risultato. Li ringrazio comunque fino all’ultimo giorno, però dobbiamo tutti fare un esame di coscienza, io per primo. Avevamo messo in difficoltà l’Empoli e potevamo anche segnare il secondo gol, ma nella ripresa abbiamo sbagliato approccio, e certi gol non li possiamo concedere. Volevamo vincere, e per farlo non possiamo permetterci di fermarci. Ora manca l’ultima partita, e poi ci sarà tempo per riflettere e capire molte cose. Non vado mai sotto la curva, ma l’ho fatto contro il Como perché mi sembrava giusto. Non mi nascondo dalle responsabilità, sono qui per spiegare. Sono sempre a disposizione, non ho problemi. I cori e gli striscioni dei tifosi li accettiamo, ce li prendiamo.”

D’AVERSA: “Siamo molto contenti per questa vittoria, soprattutto per come è arrivata nel secondo tempo. Abbiamo vinto con merito, proprio come contro il Parma nella prima giornata e oggi contro il Monza. Ora dobbiamo completare il nostro slam con il Verona. Alcuni giocatori hanno giocato in condizioni non ottimali, dimostrando grande attaccamento alla maglia e volontà. La differenza l’ha fatta la determinazione nella ripresa, non era semplice vincere qui contro una squadra di qualità. I miei ragazzi sono stati bravi, ora pensiamo all’ultima partita con l’obiettivo della salvezza. Dobbiamo lavorare duramente questa settimana, un grazie speciale ai nostri tifosi. Il Monza ci ha messo in difficoltà nel primo tempo, non permettendoci di essere aggressivi come volevamo, ma nella ripresa abbiamo fatto bene. La nostra determinazione sulle prime e seconde palle è stata decisiva, e con questa qualità siamo riusciti a portare a casa il risultato.

FIORENTINA-BOLOGNA: domenica 18 maggio alle ore 20:45

PALLADINO: “Chiudere al meglio questa stagione ha un grande valore, anche per il morale del gruppo. Venivamo da due sconfitte pesanti nell’ultima settimana e comprensibilmente l’umore non era dei migliori. Nonostante un momento di piena emergenza, i ragazzi mi hanno seguito con attenzione ogni giorno, dimostrando spirito di sacrificio e grande professionalità. La prestazione che hanno offerto è stata eccellente, ed è giusto dire che questa vittoria è tutta loro. È il successo di un gruppo che non si arrende mai, che continua a lottare e onorare la maglia in ogni occasione. Comprendiamo perfettamente l’amarezza e la delusione dei tifosi: l’unico modo per riconquistarne la fiducia è dare tutto, spingere forte e offrire il massimo fino all’ultima giornata. Oggi i ragazzi hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno, combattendo dal primo all’ultimo minuto. Fino a due settimane fa eravamo pienamente in corsa per la Champions League, poi purtroppo ci siamo ritrovati nel momento decisivo senza due pedine fondamentali come Dodô e Kean. Non cerchiamo scuse: è un dato oggettivo che ha inciso, ma siamo ancora in gioco. È vero, non dipende solo da noi, ma se a Udine faremo il nostro dovere e chi ci precede dovesse commettere qualche passo falso, possiamo ancora sperare. Parisi è un giocatore estremamente duttile: può ricoprire più ruoli, dal terzino all’esterno alto, fino alla mezzala. Ha grande intelligenza tattica, è un ragazzo straordinario e sempre pronto a mettersi al servizio della squadra. Lo ringrazio, così come Dodô, che oggi ha giocato da esterno offensivo, fuori dalla sua posizione abituale. Anche Pablo Marí si è adattato, schierato da laterale destro pur essendo mancino. Abbiamo dovuto trovare soluzioni alternative, e tutti hanno risposto con grande spirito di squadra.”

ITALIANO: Dopo la finale di mercoledì abbiamo festeggiato, lasciando poco spazio alla concentrazione su questa gara. A essere sinceri, mi aspettavo una prestazione peggiore da parte dei miei, invece siamo riusciti a reagire bene e a trovare anche la via del gol. È normale abbassare un po’ la guardia dopo una stagione così intensa. Ora ci concentreremo sui festeggiamenti e, insieme alla società, inizieremo a pianificare il futuro. Questa partita non verrà analizzata nel dettaglio, non ci sarà una vera disamina tecnica. Lo ripeto: pensavo potesse andare peggio. Merito alla Fiorentina, che ha saputo approfittare delle nostre disattenzioni.

PARMA-NAPOLI: domenica 18 maggio alle ore 20:45

CHIVU: “È stato il miglior primo tempo da quando sono qui: intensità, coraggio, determinazione. Affrontare una squadra come il Napoli non è mai semplice, ma i ragazzi hanno fatto una grande prova. Nella ripresa sono mancate le energie, tra crampi e stanchezza, e sapevamo di dover fare dei cambi. Circati? Ha dato tutto dopo tanto tempo fuori; Leoni? Lui è stato straordinario contro un avversario come Lukaku, non perdendo un duello e usando tanta forza. Anche Balogh merita un applauso. Non amo parlare di singoli, ma oggi questi tre ragazzi hanno mostrato prestazioni di altissimo livello. Per quanto riguarda la rissa, mi assumo la colpa: ho provato a dividere, ma l’arbitro ha interpretato diversamente. Chiedo scusa ai ragazzi perché non sarò in panchina. Ho preso schiaffi in passato, oggi li ho presi di nuovo, ma va bene così: porgo l’altra guancia, non è un problema. A Bergamo bisogna fare punti, siamo arrivati fin qui grazie alla serietà e al coraggio dei ragazzi, che hanno sempre dato il massimo. Questo gruppo giovane ha capito l’importanza di restare in Serie A, sacrificandosi per migliorarsi individualmente e collettivamente. Voglio sottolineare chi, come Bernabé, ha stretto i denti pur essendo infortunato, dando la massima disponibilità. Questo dimostra l’amore per la maglia e per la città. Vogliamo rimanere in Serie A!”

CONTE: le dichiarazioni nel post partita dell’allenatore azzurro

VERONA-COMO: domenica 18 maggio alle ore 20:45

ZANETTI: ” È un punto importante, soprattutto considerando la forza dell’avversario. Siamo riusciti a pareggiare e abbiamo avuto anche occasioni per vincere. Ai ragazzi non dico niente, lo spirito è stato quello giusto. Ora arriviamo all’ultima giornata con tante possibilità. Oggi abbiamo dimostrato che ci crediamo. Tra squalifiche e infortuni siamo stati sfortunati, ma chi ha giocato oggi ha fatto bene. La prestazione c’è stata contro una squadra molto forte tecnicamente. Ora siamo avanti di tre punti e dobbiamo fare di tutto per salvare l’Hellas. Lo stadio oggi era una bolgia, sono sicuro che i nostri tifosi saranno tantissimi a Empoli e ci daranno una grande mano. Le parole di Sogliano? Noi siamo concentrati sul campo, il direttore ha detto quello che pensa ed è intelligente a farlo. Questo è il miglior ambiente in cui abbia mai lavorato. Dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti e che oggi in campo c’era una squadra che ha speso tanto, mentre noi siamo quelli che hanno investito meno. Però stasera abbiamo fatto di più. Grande prova di Dawidowicz? Ha avuto un giusto riconoscimento per tutto quello che ha dato al club. Dopo il gol, ho visto i giocatori del Como andare a festeggiare sotto la nostra curva, forse si poteva evitare. Ho reagito male io, ma non è successo niente. “

FABREGAS: “Siamo partiti bene, subito con un gioco verticale. L’anno prossimo sarà ancora più dura, quindi non dobbiamo mai mollare il nostro modo di giocare. L’atteggiamento deve essere sempre quello giusto. Vogliamo migliorare, pensiamo a ogni partita. Passare dalla Serie B alla A è stato grande, ma anche dal decimo posto all’Europa è un salto importante. Dobbiamo crescere e gestire meglio le varie fasi di gioco. Stasera mi sono piaciuti i due difensori centrali, non è facile quando ti arrivano tanti palloni lunghi. Se resterò a Como? È importante che il Como resti in Serie A. Siamo una squadra che sta crescendo e cerchiamo di vincere tutte le partite perché siamo professionisti. Io voglio migliorare sempre, allenamento dopo allenamento, e andremo a giocare per vincere. Quando sei in svantaggio diventi un po’ nervoso. Caqueret ha dedicato il gol alla moglie che sta per avere un bambino. È un ragazzo umile e tranquillo, gli piace solo giocare a calcio, non voleva provocare nessuno.”

CAGLIARI-VENEZIA: domenica 18 maggio alle ore 20:45

NICOLA: “Quest’anno il Cagliari ha conquistato la salvezza senza guardare gli altri. Sono venuto con forte volontà. Futuro? C’è stato un consolidamento di questa squadra, ora vedremo se si potrà migliorare. Sono enormemente grato di essere qui. Mina ha trovato una continuità impensabile. Dimostra le sue qualità sempre. Come lui hanno avuto problemi fisici Luperto e Gaetano. Quest’ultimo si dovrebbe operare a stagione terminata. Sono arrivati dei giovani come Piccoli, Adopo, Zortea, che hanno disputato una grandissima stagione. Luvumbo è migliorato molto. Questo è il valore di questo gruppo che ha raggiunto l’obiettivo.

DI FRANCESCO: “Il Cagliari ha vinto con pieno merito, ci ha messi sotto in ogni aspetto del gioco. Questa sera il Venezia non è stata la stessa delle ultime partite. Personalmente sento la responsabilità di reagire: è il momento di rimboccarsi le maniche e concentrarsi già sulla prossima gara, con l’auspicio che anche i risultati delle altre possano darci una mano. Dispiace davvero tanto, fatico io per primo a spiegarmi una prova così opaca. Oggi non si può nemmeno parlare di sfortuna: è stata una sconfitta netta.