14ª giornata di Serie A: le interviste post partita degli allenatori
Le dichiarazione principali delle interviste degli allenatori nel post partita dei match della 14ª giornata di Serie A 2024/2025
Dopo l’infrasettimanale europeo, la Serie A è ripresa dalla 14ª giornata del girone d’andata.
Come da prassi, al termine delle partite gli allenatori delle squadre hanno rilasciato delle dichiarazioni andando ad analizzare dettagliatamente il rendimento dei loro calciatori.
Alcuni si sono focalizzati sull’andamento complessivo delle gare, mentre altri si sono soffermati maggiormente sulle prestazioni dei singoli e sulle condizioni fisiche dei loro giocatori.
Di seguito, dunque, le dichiarazioni degli allenatori delle formazioni di Serie A.
Le dichiarazioni degli allenatori nei post partita della 14ª giornata
CAGLIARI-VERONA, 29 novembre ore 20:45
NICOLA: “È stata una vittoria sofferta, ma molto importante. Servono voglia e determinazione per fare come oggi, ma dobbiamo anche migliorare nella gestione della frenesia. Per una squadra come la nostra, trovare il gol non è mai semplice. In partite come questa di stasera, se perdi concentrazione, rischi addirittura di perdere. Abbiamo lavorato intensamente sulle transizioni e siamo riusciti a capitalizzare le occasioni create. Il Verona aveva preparato la partita in modo eccellente, rendendo il successo ancora più motivo di orgoglio. Lapadula? Mai partito titolare finora, gli ho dato fiducia per sfruttare meglio gli spazi tra i centrali difensivi, supportare i mediani in fase di costruzione e utilizzare Piccoli non solo in attacco, ma anche per creare varchi preziosi. Felici? Non sono qui per dare contentini a nessuno. Spetta ai giocatori sfruttare al massimo le occasioni che hanno a disposizione. Ogni volta che entrano in campo, devono fare la differenza. Lui ha fatto bene, sta lavorando tanto e deve continuare su questa strada. Scherri? Sa calciare bene con entrambi i piedi. Non escludo che potrò rimetterlo titolare, come non escluso che torni Scuffet dal primo minuto”.
ZANETTI: “Ho visto una reazione nei miei giocatori. Credo che oggi la partita comunque è stata combattuta. I ragazzi hanno dato tutto. Oggi hanno recuperato la dignità che avevamo perso e da lì si riparte. Volevamo fare risultato. Abbiamo avuto le nostre occasioni per fare gol, ma poi alla fine, con rammarico, arriva un’altra sconfitta. La mentalità va ritrovata ripartendo dalle cose positive, perché se si vive solo nella negatività è impossibile esprimersi. Oggi comunque ho visto tanti giocatori fare una prestazione che era un po’ che non vedevo. Sicuramente l’orgoglio l’hanno tirato fuori, poi in questo momento c’è un po’ di paura generale. Ripeto, la nostra condizione è una condizione particolare, ma la squadra è pronta a lottare, a soffrire, a mettere tutto quello che può per ribaltare questa situazione. Siamo i primi che vorremmo fare di più. Dobbiamo ancora crescere, ripartendo però da delle cose positive che oggi abbiamo fatto rispetto ad altre volte. Ritiro? Non so se lo continueremo. Ogni partita è importante. Della mia posizione non mi interessa, ma mi interessa dei ragazzi, della squadra, che oggi ha dato una risposta“.
COMO-MONZA, sabato 30 novembre ore 15:00
FABREGAS: “Dobbiamo imparare a stare più attenti, oggi avevamo poche alternative in panchina, Gabrielloni aveva pochi minuti, Van Der Brempt anche, stesso discorso per Iovine, siamo un po’ in difficoltà. Primo tempo abbiamo fatto bene, il secondo meno. Dovevamo pressarli alti, poi il rigore ci ha cambiato la gara, loro hanno preso più fiducia e noi ci siamo chiusi un po’. Però nonostante tutto anche sulle palle inattive abbiamo creato qualcosa. Non è il nostro momento ma non posso rimproverare nulla all’atteggiamento della squadra dobbiamo restare con la nostra identità e continuare con i valori che ci hanno portato fino a qua. Non stiamo facendo bene nella fase difensiva ma dobbiamo analizzare tutto con calma e precisione. Negli ultimi 20 metri dobbiamo avere più qualità, potevamo fare meglio in più occasioni, ci stiamo lavorando tanto perché è una cosa che ci manca da tempo, è una questione di qualità. Dobbiamo essere anche più attenti sulle ripartenze degli avversari, soprattutto nei minuti finali, in questo senso dobbiamo migliorare anche nella gestione dei falli. Siamo aggressivi e offensivi e anche per questo dobbiamo essere molto più attenti sulle marcature preventive e sui falli. Un po’ di malizia in più in questo senso ci servirebbe, ma siamo giovani e possiamo migliorare anche in questo.”
NESTA: “Il primo tempo è stato complesso dove non siamo entrati bene tecnicamente in partita e abbiamo perso tanti palloni. Nel secondo tempo, con l’ingresso di Maldini, abbiamo allungato la difesa del Como e abbiamo creato più occasioni. Maldini è entrato benissimo nella ripresa. Deve trovare continuità e un po’ di riposo gli fa bene a volte. Oltre a Maldini, ha fatto bene anche Caprari e tanti altri giocatori. Il Como è un ottima squadra che ha tecnica e profondità. In attacco sono molto forti con giocatori con diverse caratteristiche. Era un derby e i derby non si perdono. Ora dobbiamo andare a vincere qualche partita. I ragazzi cercano di dare sempre il massimo in ogni partita. Ci sono partite dove è più complicato vincere ma ora dobbiamo cercare di conquistare qualche vittoria per allontanarci dalla zone basse.“
MILAN-EMPOLI, sabato 30 novembre ore 18:00
FONSECA:
D’AVERSA: “Eravamo corti oggi, nel primo tempo siamo stati poco determinati e non abbiamo giocato assolutamente come una squadra che deve salvarsi. Abbiamo commesso troppi errori e la responsabilità è mia che non ho fatto capire ai miei giocatori come doveva essere impostata la gara. I gol dei nostri avversari nascono dai nostri errori. La partita era preparata nel modo in cui abbiamo giocato nel secondo tempo. Mi dispiace perchè non siamo stati abbastanza determinati e nel primo tempo non lo siamo stati affatto. Tanto possesso palla ma alla fine abbiamo sbagliato tante piccole situazioni. Non possiamo aspettare contro squadre di questo livello. Dobbiamo lavorare con quelli che abbiamo a disposizione, stiamo recuperando piano piano i giocatori. Cacace è entrato bene in partita, abbiamo tanti impegni e dobbiamo ragionare partita dopo partita. Bisogna ripartire dal secondo tempo e spero che questa sconfitta possa aiutarci ad imparare dai nostri errori”
BOLOGNA-VENEZIA, sabato 30 novembre ore 20:45
ITALIANO: “Sono contento della reazione dopo le due sconfitte consecutive, è lì che si vede una squadra e un gruppo che ha carattere. Oggi la partita era molto importante per tanti aspetti. Sono contento per i gol di Ndoye e per Orsolini che da subentrato ha fatto gol e assist. In campionato siamo in grande crescita e ci prepariamo benissimo per la partita di Coppa Italia. Dobbiamo cercare di far diventare la partita il nostro allenamento, questo diventa la nostra crescita. Oggi siamo riusciti a far vedere questa crescita, penso che abbiamo fatto un secondo tempo migliore del primo. I ragazzi mi sono piaciuti in particolare modo per la pressione, dobbiamo migliorare in concretezza. Dobbiamo continuare a rimanere in scia di chi davanti va fortissimo, l’obiettivo è di arrivare nel giro di boa più avanti. Non dobbiamo abbatterci quando le cose vanno storte, attraverso la Champions possiamo cercare di rimanere attaccati alle squadre che abbiamo davanti. La Champions è una competizione dove i dettagli fanno la differenza e a noi quelli stanno mancando. Le partite che abbiamo disputato in Champions sono state di livello, abbiamo messo in difficoltà diverse squadre. Mancano ancora 3 partite, nulla è compromesso e di miracoli ne ho visti accadere. Ndoye poteva avere molti più gol sia in Champions che in campionato, è un aspetto che deve migliorare perché se riesce a fare questo salto di qualità fa la differenza. Ero convinto che con i subentrati avremmo potuto incidere, Orsolini ha fatto l’assist mentre Dallinga deve cercare di essere più efficace la davanti. Anche lui secondo me è in crescita, manca poco e si sbloccherà”
DI FRANCESCO: “Siamo stati ingenui in entrambi gli episodi. Il primo mi sembra abbastanza cercato ma non c’è nulla da dire, nel secondo tempo siamo usciti completamente dalla partita. In altri campionati questi rigori non li fischiano ma è andata così, dispiace essere usciti dalla partita in questo modo. Stiamo pagando gli errori del passato, manca quella forza di fare gol. Oristanio ha grandi mezzi, ma dev’essere più cattivo negli ultimi 10-15 metri di porta. 8 punti sono pochi per quello che abbiamo fatto fino adesso. La cattiveria in una squadra che si deve salvare non può mancare. Dobbiamo lavorare a livello mentale e far tirare fuori ai ragazzi il massimo. Siamo mancati principalmente negli ultimi metri sia da una parte che dall’altra. La squadra sta trovando una continuità ma i risultati non sono dalla nostra parte. Non ci possiamo permettere prestazioni come il secondo tempo, al di là se ci sia una sconfitta o una vittoria”
UDINESE-GENOA, domenica 1° dicembre ore 12:30
RUNJAIC: Avevamo preparato la partita per essere offensivi con Lucca, Davis, Ekkelenkamp e Thauvin e poi è successo qualcosa di inimmaginabile, non mi era mai successa una cosa del genere, non si può allenare una cosa così, ho cercato di mantenere la calma spostando Karlstrom in difesa. C’è grande delusione, abbiamo subito un gol stupido, evitabile già subito in stagione ma in 10 non dipende dalle nostre qualità, è più difficile. Il Genoa ha giocato bene, è stato intelligente tatticamente, noi non siamo stati in grado di riprenderci e renderci pericolosi, i ragazzi hanno dato tutto ma non è bastato. Non so se la partita sarebbe andata diversamente con un cambio subito, dobbiamo evitare questi errori, abbiamo già perso tanti punti per decisioni sbagliate. Toure è un giovane con buone qualità, ha commesso un’ingenuità, i giovani possono commetterne, migliorerà in futuro. E’ un episodio che sicuramente ha influito sulla partita, ha messo in confusione la squadra ma non serve restarci troppo sopra, dobbiamo imparare da questi errori. Ho scelto Zemura al posto di Kamara perché Zemura nella ripresa contro l’Empoli ha messo in campo una prestazione solida, giocando con coraggio. Speravo inoltre di sfruttare il suo piede, con Thauvin in mezzo dietro agli attaccanti e sfruttare Zemura offensivamente ma in 10 non è stato possibile. Dovevamo sostituire Bijol che era indisponibile, ho optato per un assetto più offensivo trovandoci davanti ai nostri tifosi. Purtroppo non è stato possibile mettere in campo quanto preparato perchè un rosso ti cambia la gara, e c’è anche l’avversario da considerare.
VIEIRA: Penso che siamo stati bravi a mettere in campo ciò che avevamo preparato in allenamento, anche se il rosso ha influenzato un po’ la gara. Siamo passati al 4-4-2 per mettere più pressione sui loro centrali, Thorsby e Pinamonti hanno fatto un gran lavoro, ho visto bene Zanoli a destra e Miretti, i subentrati hanno dato energia e una grande mano alla squadra. Balotelli ha lavorato bene in settimana oggi ha giocato una quindicina di minuti, deve continuare e così, lui e Vitinha, che sta rientrando da un infortunio devono continuare a lavorare. I giocatori che hanno giocato con il Cagliari sono i più pronti, il pareggio mi è dispiaciuto. Oggi è stata una partita diversa ma ci sono stati passi avanti. Guardare la classifica ora non serve, cambia sempre, dobbiamo guardare alla partita singola che facciamo. Tatticamente abbiamo fatto una buona partita, non li abbiamo mai fatti uscire e così era difficile trovare spazi anche con l’uomo in più, abbiamo fatto gol senza subirne e questo è positivo.
TORINO-NAPOLI, domenica 1° dicembre ore 15:00
VANOLI: “Sono contendo della grande prestazione, non del risultato. Le occasioni devi anche andartele a cercare. Nel secondo tempo siamo stati bravi, ci è mancato qualcosa negli ultimi 30 metri. Sono contento anche dei ragazzi che sono entrati in corsa. Penso che il fiuto del gol un attaccante ce l’abbia. Ma anche i centrocampisti possono migliorare nella precisione. Siamo stati bravissimi in tanti momenti ma nell’ultimo quarto d’ora ci è mancato qualcosa. Gli episodi vanno cercati e noi li abbiamo cercati poco. Quando fai queste prestazioni sai chi hai di fronte. Quando fai l’allenatore cerchi sempre di migliorare e cercare qualcosa in più”.
CONTE:
PARMA-LAZIO, domenica 1° dicembre ore 15:00
PECCHIA: “Ho visto cose straordinarie dal punto di vista dello spirito; anche quando i toni si sono alzati, i ragazzi non si sono tirati indietro. Lo stadio era pieno di tifosi grandiosi che ci hanno aiutato. Oggi forse abbiamo abbassato ancora la media d’età in campo, ma ormai non fa più notizia. Dobbiamo concentrarci sul vincere le partite e fare punti per raggiungere il nostro obiettivo. Il campionato è ancora lungo, ho bisogno di tutti. Anas? Ha dato una bella risposta. Arbitri? Non mi piace parlare di loro, non l’ho mai fatto. Quello che mi dispiace davvero è l’infortunio di Charpentier, che mi è sembrato piuttosto grave. Per noi è l’aspetto negativo della giornata, mi dispiace tanto. Lazio? Sono una squadra forte, capace di ribaltare l’azione e il risultato. Sul 2-0 hanno continuato a spingere, mettendoci sotto pressione per lunghi tratti, anche se in alcune occasioni siamo riusciti a ripartire. L’abbiamo chiusa davvero solo nel finale, riuscendo a stare nel match con la testa. Leoni? Giovanni ha struttura, Zaccagni è in forma e di difficile gestione, mi serviva l’attenzione di Delprato a destra così ho scelto di mettere lui per avere qualche centimetro in più. E il nervosismo di Bonny? I momenti dei giovani vanno affrontati senza giudizio. Si parlava anche di Man, ma io li conosco bene e so che ci sono fasi da attraversare. Ci sono state tensioni e l’ammonizione avrebbe potuto complicare ulteriormente la sua partita.”
BARONI: clicca qui per leggere le dichiarazioni dell’allenatore biancoceleste
Le interviste post partita della 14ª giornata di Serie A
FIORENTINA-INTER, domenica 1° dicembre ore 18:00
PALLADINO:
INZAGHI:
LECCE-JUVENTUS, domenica 1° dicembre ore 20:45
GIAMPAOLO: “Sono contento perché la squadra ha fatto una buona gara. I ragazzi non si sono risparmiati quindi sono contento per loro, sono contento per il club, per i nostri tifosi. Ci dà grande fiducia. Rebic? Sono molto soddisfatto di lui. Ha fatto due partite importanti. Io penso possa giocare davanti da solo o insieme ad un altro com’è successo quando è subentrato. Gioca con grande esperienza, con grande autostima, con grande sicurezza. E’ un’arma in più. Per me è un titolare. Il fatto che non sia partito dall’inizio non significa nulla. E’ chiaro che se dovessimo cambiare sistema dall’inizio, lo faremo giocare davanti, poi però bisogna trovare altri equilibri. Sono discorsi che faremo di volta in volta. Il gol all’ultimo? E’ una bella soddisfazione perché la squadra mi è piaciuta, ha reagito, ha giocato con umiltà, con spirito, contro una Juve che poi fa del palleggio e del possesso palla la sua qualità migliore. Ti fa correre, ti fa spendere tantissime energie. E poi è un risultato di prestigio, importante per la nostra classifica. Siamo tutte lì. Ogni passo falso diventa poi un problema. Su cosa ho lavorato in questi giorni giorni? In questi dieci giorni abbiamo lavorato sostanzialmente sul giocare a calcio e tenere palla. Poco sull’altra fase perché penso che si debba fare un passaggio in più, che significa avere anche autostima dentro la partita, avere qualche argomento casomai dovessimo andar sotto. Ci capiterà spesso. Ho lavorato su questo. L’altra fase l’abbiamo fatta praticamente in maniera didattica perché hai in mente di fare tantissime cose, ma devo andare piano perché poi faccio confusione”
THIAGO MOTTA: leggi qui le parole dell’allenatore bianconero
ROMA-ATALANTA, lunedì 2 dicembre ore 20:45
RANIERI:
GASPERINI: