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Inter, Chivu: “Lautaro? Si è messo a dispozione. Vi dico chi gioca in porta …”

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Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, (credits Federico Piovesan)

La conferenza stampa dell’allenatore dell’Inter Cristian Chivu, alla vigilia della sfida contro il Sassuolo valida per la 4a giornata

È iniziata in salita l’avventura di Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter. Dopo l’ottimo esordio con il 5-0 rifilato al Torino, sono arrivate due sconfitte consecutive contro Udinese e Juventus che hanno complicato il percorso in campionato. In settimana però i nerazzurri hanno ritrovato il sorriso in Champions League, battendo l’Ajax e guadagnando fiducia.

Ora l’obiettivo è tornare a vincere anche in Serie A: domenica sera a San Siro arriverà il Sassuolo, con fischio d’inizio alle ore 20:45.

Alla vigilia della sfida, Chivu è intervenuto nella consueta conferenza stampa, analizzando il momento della squadra e facendo il punto sugli indisponibili.

Di seguito le parole dell’allenatore dell’Inter.

La conferenza stampa di Chivu

L’allenatore dell’Inter ha iniziato dicendo: Lautaro? Si è allenato con noi ed e si è messo a nostra disposizione come ha fatto mercoledì nonostante non sia al massimo. Un capitano deve fare così. Josep Martinez? Un Martinez di sicuro giocherà”. Sassuolo? Tutte le partite sono insidiose, loro sono organizzati”.

Per poi continuare: Esposito? Pio sta facendo bene, ha tante qualità, ha fame e voglia. Come lui anche tutti gli attaccanti. Calhanoglu? A lui, Bisseck e Frattesi mancava il ritmo. Per noi Calhanoglu in mezzo al campo è fondamentale”.

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Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, (Imago)

Le parole dell’allenatore nerazzurro

Chivu ha poi aggiunto: Luis Henrique e Diouf? Ci sarà spazio anche per loro, ogni giorno mi fanno vedere che meritano di stare in questa squadra. Diouf lo vedo come mediano, mentre Luis può giocare sia a destra che a sinistra ma non mi è dispiaciuto anche da mezz’ala”.

Infine ha concluso dicendo: Troppa pressione su Esposito? Pio è eccezionale, lo conosco da quando era piccolo. La prima volta che abbiamo lavorato insieme aveva 13 anni e già capita il calcio. Ha avuto una crescita fisica importante. Già al Mondiale per Club ha dimostrato di meritarsi questo posto”.