Troppi infortuni e la certezza Zapata: il punto sull’Atalanta al fantacalcio

La Dea ha iniziato la stagione sottotono, soprattutto per via degli infortuni. Il colombiano è una sicurezza. Cosa cambia al fantacalcio

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4 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Sorprendere non è semplice, confermarsi è ancora più difficile. Dopo tre qualificazioni consecutive alla Champions League, l’Atalanta non deve più dimostrare nulla per poter essere considerata una big del nostro campionato. Eppure l’inizio di stagione non è stato esaltante come si poteva pensare.

La Dea solitamente inizia bene in Serie A, per poi avere una flessione a metà stagione e terminare con uno sprint finale travolgente. Quest’anno, invece, non è stato così nelle prime 7 giornate di campionato. Gasperini ha dovuto fare a meno di alcune pedine fondamentali e ha faticato a trovare nuove certezze per la sua squadra, in un’annata in cui la lotta per i primi 4 posti sarà ancora più serrata che in passato.

Musso altalenante, occhio a Sportiello

In estate l’Atalanta ha investito molto su Musso, sacrificando Gollini. Il portiere argentino veniva da ottime stagioni all’Udinese, ma per ora non si può dire che, per la porta della Dea, ci sia stato un salto di qualità. I nerazzurri hanno subito 9 gol in 7 partite, la maggior parte non certo per colpa di Musso, ma da lui Gasperini si aspetta qualcosa di più.

Alle sue spalle scalpita Sportiello. Il secondo portiere ha giocato una sola partita in Serie A quest’anno, ma l’allenatore dell’Atalanta nutre molta stima nei suoi confronti. Da ricordarsi l’episodio dello scorso campionato, quando sostituì per alcuni match Gollini, che non stava offrendo un rendimento soddisfacente.

Difesa ballerina, terzini fragili

L’Atalanta non si è mai distinta per la sua difesa di squadra, bensì per le prestazioni dei singoli. E in questo inizio di stagione, a volte, sono venute a mancare. La Dea ha perso una pedina fondamentale come Romero e, per ora, i sostituti arrivati dal mercato lo stanno facendo un po’ rimpiangere. Demiral non sta giocando male, ma non offre le garanzie del suo predecessore, mentre Lovato ha trovato fin qui pochissimo spazio.

Toloi rimane la solita garanzia sotto il profilo del rendimento individuale, mentre Djimsiti è apparso un po’ sottotono rispetto alla scorsa annata. Forse anche lui, per rendere al meglio, deve beneficiare di una guida forte al centro della difesa. Quel ruolo, per ora, lo ha assunto Palomino, che prima del match contro il Milan risultava il migliore della retroguardia nerazzurra.

I terzini sono la vera arma in più di questa squadra, ma Gasperini ha incontrato molta sfortuna sulla sua strada. Hateboer è infortunato da inizio stagione, così il suo ruolo, sia da titolare sia nelle prestazioni, è stato preso da Zappacosta, un vero fulmine sulla fascia. Nel corso delle giornate, l’esterno italiano ha vinto la concorrenza di Maehle, apparso appannato e timido in questo avvio. Adesso il danese avrà una grossa occasione da sfruttare, perché l’Atalanta ha perso per infortunio una delle sue principali fonti di gioco: Gosens. Più indietro nelle gerarchie, invece, Pezzella, che però potrà approfittare anche lui delle assenze e ritagliarsi il suo spazio.

Centrocampo e trequarti: si può fare di più

Oltre alla porta e alla difesa, si può dire che i reparti che stanno mancando di più all’Atalanta sono il centrocampo e la trequarti. Siamo stati abituati a vedere giocatori come De Roon e Freuler dominanti in molte partite di Serie A, ma in questo avvio di stagione le cose sembrano diverse. L’olandese ha saltato le prime quattro per squalifica e sta trovando la condizione migliore, mentre lo svizzero sembra un lontano parente del mediano completo che abbiamo visto negli ultimi anni. Attenzione dunque a Koopmeiners, che nelle partite in cui ha giocato ha già mostrato qualche buon colpo: potrebbe scalare le gerarchie nel corso della stagione.

Se il centrocampo protegge poco la difesa e spinge ancora meno la manovra offensiva, è dalla trequarti che spesso mancano gli spunti per gli attaccanti. Per ora sono Malinovskyi e Pasalic hanno regalato bonus (1 gol e 1 assist a testa). L’ucraino non sembra ancora quello del girone di ritorno della passata stagione, mentre il croato ha risolto i suoi problemi fisici ed è un’arma in più per Gasperini. Chi è mancato, sotto molti punti di vista, è Pessina: pochi bonus, poche giocate e anche poco raccordo tra attacco e centrocampo. E adesso, anche l’infortunio. Miranchuk non ha ancora trovato la sua dimensione.

Zapata trascinatore, Ilicic deludente

Una delle poche certezze di questo inizio di stagione dell’Atalanta si chiama Duvan Zapata. L’attaccante colombiano è il vero trascinatore dei suoi: in 5 partite ha collezionato 3 gol e 2 assist. Discorso diverso, invece, per il suo connazionale, Luis Muriel. Il numero 9 della Dea è stato tormentato dagli infortuni, ma aveva trovato una rete alla prima presenza in campionato. Il suo ritorno darà imprevedibilità in più alla squadra. La delusione del reparto offensivo, invece, è Josip Ilicic, che fin qui ha regalato solo un assist. La sorpresa è Piccoli: tenuto sotto espressa richiesta di Gasperini, ha trovato un gol e sfrutta sempre bene le occasioni che gli vengono concesse.

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