Genoa, Vitinha: “Ho fatto la scelta giusta, la permanenza non dipende da me”

Il Genoa si prepara in vista del finale di stagione, l'intervista di Vitinha: le parole sulla sua permanenza e non solo

Vitinha Genoa
20 Marzo 2024

Gianmarco Fantauzzi - Autore

Con la sosta nazionali alle porte, la Serie A tornerà in campo negli ultimi giorni di marzo. Un periodo, quest’ultimo, utile ad analizzare il rendimento e i risultati stagionali collezionati sin qui, per ciascuna squadra del campionato. Ottima, sin qui, l’annata del Genoa, tornata in Serie A in questa stagione. Ad aumentare le qualità offensive dei liguri è stato Vitinha, arrivato nel mercato di gennaio dal Marsiglia. Un vero e proprio talento, mai sbocciato in Francia e alla ricerca di una sua dimensione in Italia. Tra rinascite e tanta voglia di fare bene, con in mezzo una sua eventuale permanenza al Genoa, Vitinha si è raccontato nell’intervista rilasciata a Il Secolo XIX.

Vitinha Genoa

Genoa, l’intervista e le parole di Vitinha

Una stella pronta a brillare. Così si racconta di Vitinha, sbocciato nei suoi anni Braga, salvo poi perdersi in quel di Marsiglia. Nella sua intervista, il portoghese ha quindi parlato del suo rendimento e dell’importanza del Genoa per la sua carriera: “Sapevo fin da subito che il Genoa potesse essere la scelta giusta. In Francia non sono riuscito ad esprimermi al meglio, mi sono fatto condizionare molto dalle aspettative. Avevo bisogno di giocare, ringrazio il Genoa per avermi dato questa possibilità.”

Vitinha Genoa

L’attaccante del Genoa ha poi discusso sul suo futuro e non solo: Qui mi trovo bene, ma il mio futuro non dipende da me. Il contratto prevede il prestito fino a giugno, poi i club si incontreranno e parleranno del mio cartellino. Mi sento parte di una famiglia, il Genoa sta crescendo molto e questo è sotto gli occhi di tutti. Inizialmente ho sentito il peso dei 30 milioni pagati dal Marsiglia per il mio cartellino, ora sono riuscito a superarlo.”

Vitinha ha poi concluso: “Fin dal primo momento in cui sono arrivato mi sono sentito subito incluso. Strootman e Messias mi hanno aiutato molto, visto che entrambi parlano rispettivamente francese e brasiliano. Da piccolo giocavo a calcio con le pietre. Ero molto motivato, ma verso i 14 anni ho avuto l’idea di smettere. Non mi sono posto obiettivi per questo finale di stagione, voglio mettermi a disposizione del Genoa e giocarmi tutte le mie carte.”

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