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Gattuso Ct dell’Italia: dalle battaglie in campo alla guida della Nazionale, il suo percorso azzurro

Gattuso nuovo Ct dell’Italia: dalle battaglie in campo alla guida della Nazionale

Gennaro Gattuso, Ct dell'Italia, (Imago)

Gennaro Gattuso è il nuovo Commissario tecnico dell’Italia, riviviamo tutte le sue emozioni con la maglia azzurra

La pesante sconfitta per 3-0 contro la Norvegia non solo ha complicato il cammino dell’Italia verso la qualificazione ai prossimi Mondiali, ma ha anche segnato la fine dell’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra, conclusasi al termine della gara successiva contro la Moldavia.

Per voltare pagina, la Federazione ha scelto di affidarsi a Gennaro Gattuso, campione del mondo nel 2006, simbolo di grinta, carattere e attaccamento alla maglia. Un uomo nato con lo spirito di sacrificio, oggi chiamato a trasmettere quegli stessi valori alla Nazionale da CT.

Con Gattuso prosegue la “dinastia del 2006”: ben 16 dei 23 campioni del mondo di quell’estate tedesca hanno intrapreso la carriera da allenatore. Tra loro, compaiono nomi illustri come Daniele De Rossi, Andrea Pirlo, Alberto Gilardino, Fabio Grosso, Fabio Cannavaro e Filippo Inzaghi.

Ma prima di iniziare questa nuova avventura, vale la pena tornare indietro nel tempo per rivivere le emozioni di Gattuso da calciatore in maglia azzurra: dalle dolci vittorie alle sconfitte più amare, passando per l’instancabile lavoro in mezzo al campo.

Le statistiche di Gattuso in azzurro

Il 23 febbraio 2000 è una data indelebile nella carriera di Gennaro Gattuso: a Palermo, nell’amichevole contro la Svezia, il centrocampista calabrese fa il suo esordio in maglia azzurra subentrando a Eusebio Di Francesco. Da quel momento, il suo legame con la Nazionale si consolida, portandolo a collezionare 73 presenze ufficiali in tutte le competizioni con l’Italia maggiore. Il contributo di Gattuso non si misura certo in gol o giocate: in azzurro ha segnato solo una rete, proprio nel 2000 contro l’Inghilterra, e ha fornito un solo assist ufficiale, ma pesantissimo, nella vittoria contro la Repubblica Ceca nel Mondiale 2006, gara che valse la qualificazione degli azzurri.

Il suo vero valore è stato il lavoro sporco, la corsa instancabile, la dedizione totale alla maglia, fatta di contrasti, coperture e spirito di sacrificio. Non a caso, il soprannome “Ringhio” rappresenta perfettamente la sua attitudine. Lo dimostrano anche i 21 cartellini gialli ricevuti in carriera con la Nazionale, frutto di un’aggressività sempre al servizio della squadra. Leader silenzioso, ha indossato la fascia da capitano solo in 2 occasioni (entrambe in amichevole), ma il suo carisma si imponeva comunque nello spogliatoio e in campo. Ora, quello stesso spirito combattivo è pronto a trasmetterlo da commissario tecnico, nella speranza di riportare l’Italia ai vertici del calcio.

Gattuso nuovo Ct dell’Italia: dalle battaglie in campo alla guida della Nazionale
Gennaro Gattuso, Ct dell’Italia, (Imago)

Il rapporto con i compagni

Con la maglia della Nazionale maggiore, Gennaro Gattuso ha preso parte a 3 Mondiali (2002, 2006, 2010), 2 Europei (2004, 2008) e a una Confederations Cup (2009). In oltre un decennio in azzurro, ha costruito legami profondi con alcuni dei compagni più rappresentativi di quella generazione d’oro: Gianluigi Buffon, Andrea Pirlo, Gianluca Zambrotta e Fabio Cannavaro sono infatti i giocatori con cui ha condiviso il maggior numero di presenze. Tutti membri fondamentali del gruppo che nel 2006 portò l’Italia sul tetto del mondo in Germania.

Il suo percorso in Nazionale si chiude nel 2010, nel deludente Mondiale in Sudafrica, con la sconfitta per 3-2 contro la Slovacchia che decretò l’eliminazione dell’Italia già nella fase a gironi. Una partita che, simbolicamente, segnò l’inizio del decadimento della nazionale Italiana. Ora, a distanza di 15 anni, Gattuso è pronto a iniziare una nuova avventura: quella di commissario tecnico dell’Italia. E ritroverà accanto a sé Gianluigi Buffon, oggi Capo Delegazione degli Azzurri, con l’augurio che la coppia posso ripetere gli stessi risultati ottenuti da giocatori. L’Italia riparte dal carattere, dalla passione e dalla grinta di chi ha già vissuto e vinto le sfide più dure. La speranza è che proprio da Gattuso possa arrivare la scintilla giusta per rialzare un’intera nazione calcistica, restituendole identità, orgoglio e ambizione.