Fiorentina, Viti in conferenza stampa: “Pioli mi ha chiesto questo. Champions? Non ci poniamo limiti. Su Kean e Gudmundsson…”

Mattia Viti
Il nuovo difensore della Fiorentina Mattia Viti si è presentato a tifosi e giornalisti in conferenza stampa: le sue parole
Dopo Stefano Pioli e Edin Dzeko, anche Mattia Viti si è presentato ai suoi nuovi tifosi e ai giornalisti in conferenza stampa.
Il difensore classe 2002 si è trasferito alla Fiorentina in prestito dal Nizza, che lo ha acquistato nel 2022 dall’Empoli, dove ha fatto tutto il percorso giovanile.
Il centrale rimane quindi in Serie A dopo l’ultima stagione, trascorsa sempre a titolo temporaneo nel club in cui è cresciuto.
Dal numero di maglia, al suo ruolo in campo e le differenze tra difesa a 3 e a 4, di seguito le parole di Viti da nuovo giocatore della Fiorentina.
Fiorentina, Viti: “Essere qui per me è un orgoglio”
Il difensore ha iniziato così: “Per me essere qui è un orgoglio, sono nato e cresciuto qui. La prima cosa che mi ha chiesto Pioli? Lui vuole cose semplici: di stare alti in difesa e di aggredire. Vengo da due retrocessioni, è vero, ma ho voglia e mi voglio impegnare al massimo, soprattutto qui che mi sento a casa. Ci sono i presupposti per fare bene. Io mi ispiro a Milenkovic o a Ranieri. Luca è un ragazzo speciale, sono stato accolto molto bene”
Ha poi proseguito: “Dove preferisco giocare? Per me è indifferente, non ho preferenze. Gioco dove servo e dove mi viene chiesto. Posso giocare sia a 4 che 3 sia come centrale che come centrale di sinistra. Kospo? Mi sto allenando a parte quindi potrei giudicare male, ma fuori dal campo è bravissimo. Fazzini? Con lui ho un bellissimo rapporto, facciamo tutto assieme. Posso solo esprimere belle parole per lui e, come me, anche lui è felice di essere alla Fiorentina“

Le parole del difensore viola
Mattia Viti, poi, ha proseguito: “Le pressioni sono ovunque. Il mio sogno? Non ci poniamo limiti: l’obbiettivo è fare meglio dell’anno scorso. La Champions? Perché no. Il mister ci ha scritto sulla lavagna negli spogliatoi da quanto la Fiorentina non vince un trofeo. Noi ci crediamo. Dobbiamo essere compatti. Kean e Gudmundsson? Sono due fuoriclasse, sono fortunato a giocare con loro e non più contro”
Infine, il neo difensore della Fiorentina ha concluso: “La trattativa è andata a buon fine. Quando mi è arrivata la chiamata è stata emozione pura. Per me è un orgoglio e un vanto. Tutta la mia famiglia è fiorentina. Mio padre al momento della firma ha avuto i brividi. Vedermi con questa maglia addosso per me è solo che gratificante. Da ragazzino avevo la maglia numero 29 di Pazzini e i miei amici mi chiamavano sempre “Il Pazzo, Pazzini” Poi quando sono arrivato mi han dato il parcheggio numero 29…”.