Fiorentina, Pioli: “Kean un giocatore forte. Sul modulo vi dico questo…”

Stefano Pioli, allenatore Fiorentina (screen)
Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni dei giornalisti per la conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Fiorentina
Dopo l’ufficializzazione avvenuta nei giorni scorsi, oggi Stefano Pioli ha tenuto la conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Fiorentina.
Tornato in Italia per sostituire Raffaele Palladino, riprende così il suo percorso con la squadra viola, che aveva già guidato dal 2017 al 2019.
Pioli vanta un ricco bagaglio di esperienze importanti, tra cui l’ultima sulla panchina dell’Al-Nassr in Arabia Saudita, squadra guidata dopo il periodo positivo e vincente al Milan. Proprio con i rossoneri ha raggiunto il momento più significativo della sua carriera, conquistando lo scudetto nella stagione 2021-2022.
Vediamo, in seguito, le sue dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi al Viola Park.
Le parole di Stefano Pioli
Stefano Pioli, nuovo allenatore della Fiorentina, ha iniziato al conferenza stampa di presentazione affermando: “Sono molto felice di essere qui. Ho trovato un ambiente ideale, con tutte le condizioni giuste per lavorare al meglio. Mi sento pronto per dare il massimo fin da subito. In questi primi giorni ho visto un gruppo di giocatori disponibili, desiderosi di crescere e di mettersi alla prova ogni giorno con entusiasmo e spirito di sacrificio. Ho notato atteggiamenti molto positivi, una grande energia e voglia di fare: elementi fondamentali per costruire qualcosa di importante.”
Ha proseguito parlando degli attaccanti: “Ho parlato con Kean. So che si trova molto bene a Firenze, è una piazza che gli ha dato fiducia e lo ha messo nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio. In questi giorni l’ho visto sereno. É un giocatore molto forte. Gudmundsson invece, è un calciatore di grande spessore tecnico e intelligenza tattica. Ama prendersi responsabilità e incidere sulla partita, ed è proprio questo che lo rende fondamentale nel nostro sistema di gioco. È in grado di offrire molteplici soluzioni offensive e rappresenta un punto di riferimento importante per noi. Anche Fazzini possiede caratteristiche simili: qualità, dinamismo e quella preziosa capacità di sorprendere. Avere in squadra giocatori imprevedibili e capaci di cambiare ritmo è essenziale. L’imprevedibilità, a mio avviso, è uno degli elementi chiave per mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Ai tempi in cui ero al Milan, verso la fine della stagione non era ancora certo che Zlatan sarebbe rimasto. Fu in quel contesto che proposi il nome di Džeko: lo ritenevo, e lo ritengo tuttora, un attaccante di grande spessore, capace di dare qualità ed esperienza, innalzando il livello complessivo della squadra.”

Le dichiarazioni del nuovo allenatore della Fiorentina
Il nuovo allenatore viola ha poi dichiarato: “Nella mia idea di calcio, dal punto di vista tattico, cerco di mettere in campo il maggior numero possibile di giocatori di qualità. Ovviamente, la qualità da sola non basta per vincere le partite: servono anche disponibilità, spirito di sacrificio, energia e grande partecipazione collettiva. Non ho un modulo predefinito: credo in una squadra che sappia attaccare e difendere in blocco, con compattezza e coesione. Il mio obiettivo è trasmettere ai giocatori l’importanza di occupare correttamente gli spazi, giocare in profondità e interpretare al meglio le situazioni di gioco. Prima di tutto, però, devo conoscere bene le caratteristiche dei calciatori a disposizione e solo allora lavoreremo per integrare ciò che eventualmente manca, così da alzare il livello complessivo della squadra.”
Ha poi continuato soffermandosi su Dodô, sul possibile futuro capitano della squadra e su Beltrán: “Ho trovato Dodô in ottima forma: è un ragazzo simpaticissimo e un giocatore di grande qualità. Contiamo molto su di lui, fa parte pienamente del gruppo e si è inserito alla perfezione. Il mio obiettivo è quello di aiutarlo a diventare ancora più determinante in fase offensiva, perché ha le caratteristiche giuste per incidere. Mi è sempre piaciuto, anche quando lo affrontavo da avversario: ricordo bene come riusciva a tenere testa a Leão, non si tirava mai indietro. È uno di quei giocatori su cui facciamo grande affidamento. Ho parlato con Ranieri e sarà lui a indossare la fascia da capitano. Gli ho chiesto se si sente pronto ad assumersi una responsabilità così importante e l’ho trovato estremamente motivato, consapevole del ruolo. Sono convinto che sarà un ottimo capitano. Beltrán, invece, è un giocatore che apprezzo molto: lavora sodo per il gruppo, si sacrifica e ha qualità interessanti. Devo ancora conoscerlo meglio.”
Ha concluso rivelando chi sarà il secondo portiere e ha condiviso alcune considerazioni su Comuzzo: “Martinelli sarà il secondo portiere. È un ragazzo dotato di grande personalità. Per me, il valore di un giocatore non si misura dall’età, ma dalle prestazioni che riesce a offrire in campo. Non ho ancora deciso come gestire la rotazione tra De Gea e Martinelli. De Gea è un portiere di altissimo livello, con un’ottima capacità nel giocare con i piedi, una qualità che ci sarà molto utile. Comuzzo è un giocatore forte, è qui per contendersi una maglia da titolare.“