Fiorentina, Vanoli: “Fagioli è un giocatore di qualità. Su Gudmundsson….”

Vanoli, allenatore Fiorentina, (Imago)
Le dichiarazioni di Paolo Vanoli durante la conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Fiorentina
È andata in scena al Viola Park la conferenza stampa di presentazione di Paolo Vanoli, nuovo allenatore della Fiorentina.
La dirigenza viola ha deciso di affidargli la guida della squadra dopo l’esonero di Stefano Pioli, una scelta maturata alla luce dei deludenti risultati ottenuti in questo avvio di stagione.
Dopo undici giornate, infatti, la Fiorentina si trova all’ultimo posto nella classifica di Serie A, con un bilancio di cinque pareggi e sei sconfitte, 18 reti subite e solo 9 realizzate.
Di seguito, le dichiarazioni di Paolo Vanoli rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
Le dichiarazione di Paolo Vanoli
Paolo Vanoli ha iniziato la conferenza stampa parlando di Fagioli e Gudmundsson: “Fagioli è un giocatore di qualità, può fare mezzala e play, ma deve dimostrare chi è. Io devo portare risultati, con me gioca chi porta risultati. La mentalità parte dalla testa. Dev’essere un passo che dovrà fare lui. Gudmundsson deve capire me, non io lui. Si tratta di un giocatore qualitativo, ma deve cambiare mentalità. Stiamo parlando di un giocatore importante, crediamo in lui. Ogni giocatore deve giocare per il compagno. Tutti insieme dobbiamo imparare a fare le due fasi. Oggi ci son cinque cambi, se una squadra al 60esimo cala significa che chi è entrato non ha fatto bene'”.
Ha proseguito dicendo: “Dobbiamo essere noi a uscire da questa situazione e far riavvicinare i tifosi. Abbiamo la qualità per uscirne. Il gruppo è affamato, ha voglia di uscire da questa situazione ma questa cosa non ci deve portare frenesia. I doppi allenamenti servono per fare test fisici e per conoscere meglio i ragazzi, qual è la mia idea”.

Le parole dell’allenatore viola
L’allenatore viola ha continuato la conferenza stampa affermando: “Per prima cosa vogliamo ripartire dalle basi, dalla compattezza di squadra. Subiamo troppi gol su palla inattiva e, per questo, in allenamento ho voluto provare la marcatura a uomo sui calci d’angolo. Serve più attenzione, come si è visto anche nelle reti subite a Genova”.
Ha concluso: “Contro il Genoa siamo stati bravi a reagire, meno nel difendere il risultato. Sono qua da poco, quello che abbiamo visto tutti è la fragilità con cui prendiamo gol“.