Di Maria: “Vorrei tornare al Rosario, quest’anno o quello dopo”

Le parole di Angel Di Maria riguardo il suo futuro e la voglia di tornare in Argentina per vestire la maglia del Rosario Central

Di Maria Argentina finale
31 Gennaio 2023

Redazione - Autore

Dopo aver vinto il Mondiale con la maglia dell’Argentina, Angel Di Maria continua a pensare al suo Paese ma sta volta per quanto riguarda il futuro: infatti il Fideo ha sempre manifestato la sua volontà di tornare al Rosario Central. Il contratto con la Juventus terminerà dopo questa stagione e l’argentino dovrà decidere con la società bianconera se continuare per un altro anno o meno. Di seguito, le parole di Di Maria sul suo futuro.

Di Maria Argentina

Le parole di Di Maria sul suo futuro al Rosario

Intervistato da Tyc Sports, l’attaccante della Juventus ha parlato del suo futuro e di un possibile ritorno in Argentina per concludere la carriera: Mi piacerebbe tornare al Central, quest’anno o quello dopo. L’illusione di tornare al Gigante de Arroyito è lì. Quel momento arriverà“.

Di Maria Juventus

Successivamente, il Fideo ha parlato dell’infortunio che lo ha tenuto durante la fase finale del Mondiale: Avevo un piccolo fastidio in una vecchia cicatrice. Contro l’Australia ho preferito non giocare. Contro l’Olanda ero già pronto per giocare qualche minuto, contro la Croazia pure, ma sono decisioni che si prendono in base all’avversario“.

Per concludere, poi, Angel Di Maria ha parlato del ruolo di ala sinistra dove è stato impiegato da Lionel Scaloni nella finale del Mondiale: Non mi aspettavo di giocare a sinistra in finale, né di essere titolare. Scaloni si è fidato ancora di me in una finale, ha deciso di farmi ripartire. In allenamento mi sono sentito molto bene. L’ho scoperto nel discorso prima di partire per il campo.

Angel Di Maria Juventus

Quando mi sono visto a sinistra ho pensato che si fosse confuso, ma poi ha spiegato che avremmo fatto male in quel modo, che era lì che mi sarei divertito e che avremmo fatto la differenza perché era il loro punto debole. Era così. È un po’ come odiare un allenatore che solleva cose diverse in ogni partita e lo fa perché finiscono per essere così.

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