Cremonese, Nicola :”Grandissima motivazione, serviranno lavoro e sacrificio. Sul Cagliari…”

La Cremonese, appena tornata in Serie A, riparte da Davide Nicola: le prime parole dell’ex Cagliari da nuovo allenatore dei grigiorossi

Dopo l’esonero di Stroppa, la Cremonese ha scelto Davide Nicola.

L’ex allenatore di Udinese e Torino, dopo la salvezza ottenuta con il Cagliari la scorsa stagione prima dell’addio, ha deciso di andare a Cremona per rimettersi in gioco.

Rimanere in Serie A sarà sicuramente un impresa ardua, ma Nicola ci ha sempre abituato, nel corso della sua carriera, a raggiungere salvezze insperate, come accaduto con il Crotone, la Salernitana nel 2021/22 ed Empoli nel 2023/24.

Vediamo le prime parole di Davide Nicola da allenatore della Cremonese.

Cremonese, la conferenza di Nicola

L’ex allenatore del Torino ha parlato innanzitutto del perché ha scelto la Cremonese: “Nella mia vita mi sono sempre mosso verso ciò che mi dava un certo formicolio, lo stesso che ho avuto dopo aver parlato con il Cav. Arvedi. C’è tanta motivazione, soprattutto per due fattori: la grandissima umiltà con la quale mi hanno cercato e contattato e la conoscenza di una realtà a me fino a poco tempo fa sconosciuta.”

Ha espresso il suo parere riguardo l’ambiente e l’obiettivo salvezza: “Ho tanta curiosità nel conoscere, più che gli atleti, le persone che si celano dietro. Penso che questa sia una dimensione costruita nel tempo, con tante idee e potenzialità. Dovremo essere una barca unica con i tifosi, l’ambiente dovrà darci la giusta spinta: se così sarà, sono convinto che ci potrà essere la possibilità di mantenere la categoria. Voglio salvare la Cremonese, c’è da scrivere la storia”.

Le parole di Davide Nicola

Il neo allenatore dei grigiorossi ha trattato anche l’argomento gruppo, riguardo anche possibili innesti: “Ho chiesto inizialmente di non smuovere nulla, ho una voglia matta di iniziare con chi ho a disposizione per riuscire a tirare fuori il loro meglio e in questi dieci giorni ho espresso proprio questa volontà. Normale che sarà fondamentale la motivazione dei calciatori, ma l’esperienza e la crescita ci aiuteranno ad andare avanti: in Serie A è più facile perdere che vincere, ma il problema sarà chi penserà di essere spacciato”.

Ha concluso riguardo l’addio al Cagliari: “Non esiste nessuna ferita aperta con il Cagliari, ho passato un anno bellissimo e abbiamo raggiunto un obiettivo importante. Dopo una profonda riflessione da parte del presidente Tommaso Giulini, abbiamo capito di avere idee molto diverse: in questi casi, preferisco essere uomo e intraprendere una strada differente”.