Come cambia la Juventus con Spalletti: modulo, uomini e novità al Fantacalcio

Luciano Spalletti, allenatore Juventus (imago)
Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus. Vediamo come l’ex CT della Nazionale Italiana potrebbe incidere sui bianconeri
Dopo un avvio di stagione altalenante con ben nove partite senza vittoria, la Juventus riparte da Luciano Spalletti. L’allenatore di Certaldo, reduce da due esperienze agli antipodi, quella trionfale sulla panchina del Napoli campione d’Italia e quella deludente alla guida della Nazionale, raccoglie l’eredità di Igor Tudor.
Spalletti ritrova una squadra in piena confusione tattica: la gestione Tudor, in questo avvio di stagione, ha sperimentato diverse soluzioni e interpreti senza riuscire a trovare il giusto assetto per la Vecchia Signora. Toccherà all’ex allenatore del Napoli ridare identità e convinzione alla Juventus, cercando di valorizzare diversi giocatori che, finora, hanno reso ben al di sotto delle aspettative.
Nel corso della sua carriera, Spalletti ha dimostrato di non essere un “integralista”, ma un allenatore capace di adattare moduli e principi di gioco alle caratteristiche della rosa a disposizione. Sarà interessante capire come riuscirà a mascherare le lacune strutturali della rosa bianconera e se saprà trovare anche a Torino quel “guizzo vincente” che ha contraddistinto praticamente tutte le sue esperienze passate.
Vediamo dunque come potrebbero cambiare i bianconeri con il suo arrivo.
Come cambia la difesa bianconera
Durante la sua ormai ventennale carriera, Luciano Spalletti ha dimostrato di essere un allenatore estremamente duttile, capace di adattare il proprio gioco in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Nel suo primo grande exploit, quando portò l’Udinese in Champions League, Spalletti puntava su una difesa a tre molto organizzata e compatta. Nella successiva esperienza esaltante, quella sulla panchina della Roma, invece, Spalletti passò a una difesa a quattro, gettando le basi di quel 4-2-3-1 che sarebbe poi diventato il suo marchio di fabbrica. Finora i bianconeri, sotto la gestione Tudor, hanno sempre utilizzato una linea a tre, e il nuovo allenatore potrebbe inizialmente scegliere di dare continuità visto il poco tempo a disposizione per provare nuove soluzioni.
Tuttavia, è molto probabile che nel breve Spalletti decida di passare a una difesa a quattro. Infatti, il nuovo infortunio di Bremer e la presenza di giocatori più adatti a una linea a quattro potrebbero spingere il tecnico a cambiare presto modulo. Kalulu potrebbe tornare nel suo ruolo naturale di terzino destro, mentre Gatti e Kelly garantirebbero fisicità e passo al centro della difesa. Sulla sinistra, Cambiaso verrebbe probabilmente abbassato nel ruolo di terzino “ibrido”, con licenza di spingere come faceva Di Lorenzo nel Napoli.

La grana dell’attacco
Se abbiamo parlato di come Spalletti potrebbe sistemare la difesa, ciò che più interessa in ottica fantacalcio è capire come il nuovo tecnico della Juventus potrà incidere sulla gestione degli attaccanti bianconeri. Probabilmente l’obiettivo principale sarà quello di sprigionare al massimo l’enorme talento di Kenan Yildiz, unico vero intoccabile del reparto offensivo. Sarà invece interessante osservare, una volta che il kosovaro avrà ritrovato la miglior condizione fisica, come Spalletti gestirà il dualismo sulla destra tra Zhegrova e Conceição. Entrambi hanno caratteristiche perfettamente compatibili con il gioco spallettiano, fatto di dribbling, velocità e capacità di muoversi tra le linee, motivo per cui è probabile che saranno spesso protagonisti di staffette durante la stagione.
La situazione più bollente riguarda invece il ruolo della prima punta. A meno di clamorose sorprese, Spalletti dovrebbe puntare su un solo attaccante centrale supportato da due esterni. Si ripropone quindi il dualismo tra Jonathan David, Openda e Dusan Vlahović. Finora, il serbo è stato quello con il rendimento più convincente, pur confermando la sua abituale discontinuità. Per caratteristiche fisiche e modo di attaccare la profondità, Vlahović è quello che più ricorda l’Osimhen visto al Napoli di Spalletti: potenza, progressione e aggressività nel pressing. Diverso il discorso per David e Openda, due profili più vicini al concetto di falso nove, soluzione che Spalletti inventò alla Roma nel 2006 esaltando la classe di Francesco Totti. Entrambi sanno venire incontro, dialogare con i compagni e creare spazi, anche se con una qualità tecnica diversa molto diversa rispetto all’ex capitano giallorosso. Resta da capire come il rinnovo di Vlahović influenzerà le scelte del tecnico, ma in ogni caso i tre attaccanti saranno giocatori chiave da seguire in chiave fantacalcio.