Inter, Chivu: “Non potevo dire di no a questi colori”

La conferenza stampa di Chivu come allenatore dell’Inter a pochi giorni dall’esordio al Mondiale per Club contro il Monterrey

L’Inter presenta ufficialmente Cristian Chivu come nuovo allenatore dell’Inter. Le prime dichiarazioni dell’ex Parma sono arrivate dall’altra parte del mondo, con il primo impegno ormai alle porte nonché esordio ufficiale al Mondiale per Club.

Il campionato si avvicina sempre di più e l’Inter, tra mercato e gestione di una stagione senza fine, deve trovare al più presto una connessione con il nuovo allenatore. La competizione oltreoceano è l’occasione giusta, nonostante l’assenza di un vero e proprio break dagli impegni stagionali.

A pochi giorni dall’esordio, i nerazzurri si preparano. Da capire quali saranno gli interpreti dopo un’annata così dispendiosa: la lista dei convocati fa presagire a più ricambi, anche per poter mettere in mostra le giovani promesse.

Di seguito le parole di Cristian Chivu, neo allenatore nerazzurro.

Le prime parole di Cristian Chivu in conferenza stampa

Chivu ha esordito dicendo: “Avevo già allenato l’Inter, anche se nel settore giovanile. Qui ho sempre sentito responsabilità, fin dal primo giorno ad Appiano. Tredici anni non si dimenticano. Quando mi ha chiamato l’Inter, ho provato orgoglio. Nonostante la volontà di continuare a Parma non potevo dire di no a questa società. So cosa significa vestire questi colori e voglio onorarli al massimo“.

Ha poi parlato del Mondiale per Club e campionato: “Il prossimo campionato? Non pensiamoci, vogliamo ritrovare fiducia e autostima. Dobbiamo onorare il mondiale visto che la stagione non è ancora finita e poi ci sarà tempo per parlare di ciò che verrà. L’Inter è stata elogiata dopo le vittorie con Bayern e Barcellona, poi Champions e campionato sono stati etichettati come dei flop. Il fallimento non esiste nel calcio: esiste solo se iniziamo a cercare scuse. Non giudico una stagione solo dai trofei, ma dal percorso e dalla crescita.”

La dichiarazioni

Ha poi parlato della sua prima stagione in A con il Parma: “Ho fatto l’allenatore cercando di dare il massimo per raggiungere l’obiettivo che mi era stato affidato. È stata un’esperienza intensa, ricca di sfide, ma anche molto formativa. Quando si lotta per qualcosa di concreto, impari a non lamentarti, a trovare soluzioni, a costruire un gruppo unito e a mascherare i difetti. Questo è il mestiere dell’allenatore: se fosse tutto facile, potremmo restare sul divano a guardare.”

Infine, ha parlato della rosa e del suo staff: “L’età non conta, conta la motivazione. Se c’è quella, l’energia arriva da sola. Abbiamo giocatori con esperienza e umiltà. Come vice ci sarà Kolarov, con noi anche Palombo, Cechi, Rapetti, Fanchini, Spinelli e Landoni. Lo staff è competitivo. Abbiamo rispetto per tutte le squadre, ma l’Inter ha l’obbligo di puntare in alto. Vogliamo farci trovare pronti.”