Inter, la conferenza stampa di Chivu: “Akanji pronto per giocare. E su Calhanoglu…”

Cristian Chivu, allenatore dell'Inter (IMAGO)
Cristian Chivu presenta in conferenza stampa il Derby d’Italia contro la Juventus. Ecco tutte le sue parole
Sono ore caldissime quelle che precedono la super sfida tra Juventus e Inter. Il Derby d’Italia ha da sempre un sapore magico e Cristiano Chivu lo sa.
Dopo la sconfitta interna contro l’Udinese, l’Inter vuole subito riscattarsi già a iniziare da una sfida così importante come quella contro i bianconeri.
Intanto, ad Appiano Gentile prosegue la preparazione in vista della gara contro la Juventus e Cristian Chivu ha presentato il match nella consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida.
Di seguito tutte le parole dell’allenatore dell’Inter in vista del match contro la Juventus.
Inter, le parole di Chivu
Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, ha esordito in conferenza stampa dicendo: “Akanji è un giocatore importante di valore e spessore internazionale. Ma tutti i giocatori sono importanti per dare il loro contributo nella rincorsa agli obiettivi. I giocatori che ho sono i migliori e sono contento di loro. Akanji è pronto per giocare“.
Ha poi proseguito dicendo: “Noi abbiamo un’identità, poi ci sono i momenti della partita da capire. E bisogna trovare soluzioni per reggere l’impatto di ciò che può accadere. Noi andiamo per fare la partita e cercare di essere dominanti mettendo in difficoltà l’avversario. Solo così si ottengono risultati”.

Le parole dell’allenatore nerazzurro
Chivu ha aggiunto su Calhanoglu: “Quello che ho visto nelle ultime 4 settimane, nel suo caso, ho visto un ragazzo sempre motivato nonostante fosse stato fermo oltre 2 mesi. E non ha avuto un’estate abbastanza serena. Ha scelto di rimanere qua ed è pronto a darci una mano“.
Infine ha concluso dicendo: “La gestione del gruppo è la cosa più difficile per un allenatore, perché devi tenere tutti motivati. C’è bisogna di energia e di gestione individuale della formazione. Penso sia molto facile criticare come accaduto nel caso di Bisseck: se al primo errore gli si tirano sassi, non riuscirai mai a dargli l’autostima di cui ha bisogno in carriera. Ricordiamoci che è giovane e gli errori li commetterà anche in futuro. Noi abbiamo bisogno di lui, ci aspettano tante partite e anche lui era stato fermo per infortunio come Calhanoglu“.