Cagliari, Pisacane: “Gaetano va responsabilizzato, Prati può esplodere, e sui giovani…”

Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, (Imago)
Le parole nella conferenza stampa di presentazione di Fabio Pisacane, nuovo allenatore del Cagliari per la prossima stagione
Dopo aver conquistato la salvezza nella scorsa stagione, il Cagliari ha deciso di voltare pagina, affidando la panchina della prima squadra a Fabio Pisacane.
Reduce dalla splendida vittoria in Coppa Italia Primavera con i giovani rossoblù, l’allenatore classe 1986 è stato promosso in prima squadra, premiando il suo lavoro e la sua dedizione al club.
Nella giornata del 3 luglio, all’Unipol Domus, Pisacane ha tenuto la sua conferenza stampa di presentazione.
Di seguito, le dichiarazioni del nuovo allenatore rossoblù, tra considerazioni sui singoli giocatori e idee sul modo di giocare.
La conferenza stampa di Pisacane
Il nuovo allenatore del Cagliari ha iniziato parlando della Primavera: “Essere stato nominato allenatore della prima squadra mi ha fatto un enorme piacere, è la conferma di quanto costruito nel tempo a livello umano. Quello che è stato fatto in Primavera rimarrà nei ricordi. Ci sono ragazzi che hanno bisogno di più tempo e altri già pronti. Idrissi e Veroli hanno già fatto esperienza e sarebbe un peccato non valorizzarli. A vent’anni sei pronto per fare il salto, ai giovani va dato tempo per sbagliare, ma non deve mai mancare la fiducia. Alcuni ragazzi saranno con noi in ritiro e mi auguro possano costruirsi una bella strada, per il bene loro e del Cagliari. “
Ha poi continuato parlando degli ex compagni da giocatore: “Ho giocato con Deiola, Pavoletti, Marin, Zappa e Rog, abbiamo raggiunto obbiettivi importanti e vissuto bei momenti. Cambia il ruolo, quando passi dall’altra parte devi vedere le cose in maniera diversa, ma il rispetto resta lo stesso. Avere qui ragazzi con cui ho trascorso pagine importanti è interessante e stimolante, ho tanta stima in loro.“

Le parole del nuovo allenatore rossoblù
Fabio Pisacane ha poi parlato di alcuni giocatore: “Makoumbou ha dato tanto, come Viola, Augello, Palomino e Jankto. Vanno ringraziati, così come Nicola e il suo staff per la salvezza ottenuta. Gaetano? Ha qualità, vogliamo responsabilizzarlo per farlo esprimere al meglio, non deve essere imprigionato da vincoli tattici. Prati? Non si è ancora visto tutto ciò che può dare e quanto vale, ha grandi potenzialità, può essere la stagione giusta per emergere.”
Infine ha parlato del modo di giocare: “Ringrazio tutti, ma ora serve correre tanto e parlare poco, voglio rendere orgogliosi i cagliaritani. Ho visto da vicino sia Ranieri che Nicola, il Cagliari ha usato principalmente il 3-5-2 e il 4-4-1-1. Oggi il modulo è relativo, conta sul discorso della fase difensiva. Prima di tutto conta l’idea che hai nel modo di difendere e attaccare, noi vogliamo essere compatti senza palla e coraggiosi quando la abbiamo, questo è sicuro. Non sono qui per fare il Guardiola, ma per portare idee e sacrificio. Voglio proseguire sulla strada che il Cagliari ha intrapreso, c’è una base solida e quindi devo mettermi in scia portando quello che è il mio pensiero.”