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Bologna, Thiago Motta: “Calafiori è coraggioso e crede in se stesso”

thiago motta bologna

Al termine della sfida tra Bologna e Juventus, Thiago Motta è intervenuto in zona mista per la consueta intervista post-partita. L’allenatore dei rossoblù ha analizzato la prestazione della sua squadra soffermandosi anche sul rendimento di alcuni singoli.

thiago motta bologna

La sfida è terminata con il risultato di 3-3. Un parziale che non complica la situazione di classifica di entrambe le squadre essendo che sia rossoblù che bianconeri sono aritmeticamente qualificati alla prossima Champions League.

Bologna, l’intervista di Thiago Motta

L’allenatore del Bologna si è inizialmente espresso così: “Per me la cosa più importante è il rapporto che si crea con i giocatori. Cerco di dargli tutto quello che si meritano, è ovvio che sono tanti e non sempre possono giocare tutti. Anche se a volte tutti meriterebbero di giocare. Abbiamo un rispetto reciproco, voglio bene a tutti loro. Hanno dato il massimo, questa squadra ha fatto una grande stagione. Abbiamo raggiunto un grande traguardo, voglio godermi questo momento con loro.”

Thiago Motta Bologna

Successivamente si è soffermato sui singoli: “Abbiamo fatto una grande stagione insieme. Skorupski è da molto tempo in questa squadra, ha vissuto momenti belli e brutti. Sono molto d’accordo con lui quando dice che abbiamo creato un bel gruppo. Dobbiamo vivere questo momento tutti insieme. Futuro ? Lo decideremo con il presidente, ora dobbiamo viverci questa festa. Da come abbiamo iniziato la stagione non era scontato avere questi risultati, ma devo dire che dal primo giorno di lavoro questi ragazzi hanno dimostrato voglia di lavorare. Chi non ha giocato molto è stato fondamentale all’interno dello spogliatoio. Calafiori? Può fare tutto perché lui e coraggioso e crede in se stesso. Devo frenarlo ogni tanto, ma è una cosa bella perché vuole sempre migliorarsi”

Riccardo Calafiori Bologna

Infine ha concluso la propria intervista: Saelemaekers? Non ha fatto male da prima punta, può fare meglio. Sono orgoglioso di quello che ha fatto in questa stagione, so che non è stato facile ma ha dimostrato grandi cose. Può giocare da esterno, ma anche a centrocampo anche se lui non crede. Merita tutto questo, gli auguro sempre il massimo. Sono stato esigente ma lui mi ha capito subito. Giocatore ideale? Se fa un solo ruolo deve essere un fenomeno. Altrimenti deve essere duttile e capace di giocare in ogni zona del campo, questo vuol dire che ha una grande intelligenza calcistica”.