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Bologna, Italiano: “Bernardeschi stava svoltando: è una perdita pesante”

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Vincenzo Italiano, allenatore Bologna (Imago)

La conferenza stampa di Vincenzo Italiano alla vigilia di Napoli-Bologna, finale di Supercoppa italiana in programma a Riad

Dopo il successo ai rigori contro l’Inter, il Bologna si è guadagnato la possibilità di vincere il primo trofeo stagionale: dopo aver conquistato la Coppa Italia sette mesi fa, adesso i rossoblù sfideranno il Napoli in finale di Supercoppa italiana.

Domani, lunedì 22 dicembre, all’Al-Awwal Park Orsolini e compagni scenderanno in campo contro la squadra di Conte: calcio d’inizio fissato alle 20:00 italiane.

Alla vigilia del match, Vincenzo Italiano è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida: dall’importanza della partita alle condizioni di alcuni singoli.

Di seguito, le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna.

Bologna, la conferenza stampa di Italiano

Vincenzo Italiano ha esordito così: “Oltre all’aspetto fisico c’è quello mentale, significa essere forti 90 minuti e restare dentro la partita. L’esempio è arrivato in semifinale: sotto di un gol dopo un minuto siamo rimasti uniti e alla fine siamo stati premiati. Dal 1′ al 90′ dovremo essere attaccati alla dinamica della partita. Queste gare ci danno grande forza e crescita“.

Successivamente, si è soffermato sugli infortunati: “Si è fatto male Bernardeschi, è una perdita pesante per noi perché stava svoltando. Due clavicole in un anno penso sia un’anomalia nel calcio con Freuler e Bernardeschi. Dovremo valutare bene i recuperi di chi ha giocato la semifinale dove abbiamo speso tanto. Non dovremo sbagliare i primi undici“.

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Vincenzo Italiano, allenatore Bologna (Imago)

Le parole dell’allenatore rossoblù

L’allenatore ex Fiorentina ha poi continuato: “L’unica volontà è quella di alzare il trofeo e cercherò di dare il massimo rispetto ai ragazzi. Hanno detto che è vietato toccarla, ma non guardarla… È bello giocarsi queste partite, importanti ed emozionanti“.

Infine, ha concluso così: “Le finali vanno giocate ma se le vinci ha un sapore diverso. Sarà la mia ottava, quello che ricordo è che sono state giocate sempre a viso aperto e a testa alta“.