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Bologna, De Silvestri: “Zirkzee è un leader. Voglio le 100 presenze”

Il Bologna è una delle sorprese più gradite di questa Serie A. A due mesi dalla fine del campionato i rossoblù sono ancora in piena corsa per conquistare la qualificazione alla prossima Champions League. Con 54 punti che valgono l’attuale quarto posto, a +3 dalla Roma e a -5 dal terzo posto occupato dalla Juventus. A tal proposito, Lorenzo De Silvestri ha rilasciato una lunga intervista a Radio Serie A in cui parla della stagione del Bologna e anche di sé.

thiago motta bologna

Bologna, l’intervista di De Silvestri

Sono tanti gli artefici della costruzione del Bologna: “Ognuno sa cosa c’è da fare in campo e fuori” ha spiegato De Silvestri, “dalla società ai giocatori. C’è tanta voglia di stare insieme e stiamo ottenendo degli ottimi risultati“.

Ma parte tutto da una persona: “Sinisa Mihajlovic ha portato innovazione nel modo di affrontare le partite. Siamo cresciuti molto con lui e il suo percorso nella malattia ci ha unito ancora di più. Ci ha lasciato grande maturità“.

mihajlovic

Il condottiero di oggi è Thiago Motta: “Ha portato uno stile di gioco innovativo e ci ha dato consapevolezza, ha messo il gruppo al centro di tutto. È bravo a riconoscere i momenti, fra il lasciarci liberi nell’esprimere la nostra fantasia e il pretendere il massimo in ogni allenamento perché è lo specchio della partita“.

Ancora sul Bologna: “C’è grande coesione da parte di tutti, sembra banale ma la nostra forza è il gruppo. La Champions League per noi rappresenta un sogno e dobbiamo concentrarci partita dopo partita. Sappiamo che ci sono squadre forti ma noi vogliamo rimanere lì. È un sogno che può diventare un obiettivo“.

Fra i tanti giocatori che si stanno mettendo in mostra c’è Joshua Zirkzee: “È un attaccante top. Lega il gioco ed è diventato un leader, gli auguro il massimo per la sua carriera. Ha gran fisico e grande tecnica, il suo modo di allenarsi ha fatto la differenza“.

Infine, su sé stesso: “Mi piacerebbe raggiungere le 100 presenze con il Bologna. Cerco di essere di aiuto ai giovani e di dare il 100% quando vengo chiamato in causa. Una volta appesi gli scarpini al chiodo mi vedo in giacca e cravatta, studio per rimanere nel mondo del calcio“.