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Come cambierebbe l’Atalanta con Palladino: modulo, uomini e novità al Fantacalcio

Raffaele Palladino potrebbe diventare il nuovo allenatore dell'Atalanta: come potrebbero cambiare i nerazzurri

Raffaele Palladino, (Imago)

Raffaele Palladino potrebbe diventare il nuovo allenatore dell’Atalanta: vediamo come l’allenatore ex Fiorentina inciderebbe sui nerazzurri

In seguito alla sconfitta casalinga con il Sassuolo per 0-3, l’Atalanta ha deciso di esonerare Ivan Juric. Solo 13 punti conquistati in 11 presenze sulla panchina nerazzurra in Serie A: oltre all’ultima sconfitta, 2 vittorie e 7 pareggi all’attivo.

Il suo successore dovrà riuscire ad aumentare la fiducia all’interno del gruppo, recuperando alcuni calciatori indietro di condizione in questo avvio di stagione. Il nome che la società sta valutando per subentrare all’allenatore croato è quello di Raffaele Palladino, attualmente senza squadra.

Nella sua carriera da allenatore, è reduce dalle esperienze con Monza – dal 2022 al 2024 – e Fiorentina – fino al 30 maggio 2025. In entrambe le squadre, Palladino ha sempre costruito uno stile di gioco offensivo e votato al possesso palla, affidandosi spesso a giocatori di qualità. In caso dovesse essere lui a prendere il posto di Juric, all’Atalanta avrebbe la possibilità di proseguire con le sue idee visto l’organico a disposizione.

Vediamo dunque come potrebbero cambiare i nerazzurri con il suo arrivo.

Come cambierebbe l’Atalanta con Palladino

L’Atalanta di Raffaele Palladino potrebbe mantenere la struttura tattica ereditata da Gasperini, ma con principi di gioco differenti. Palladino negli anni ha privilegiato una difesa a tre, con esterni di spinta e due trequartista incaricati di legare il gioco con l’unico attaccante. Tutti gli indizi, quindi, suggeriscono una continuità con il 3-4-2-1 attuale, evitando la via della rivoluzione.

Alla Fiorentina, il sistema di gioco in fase di possesso era il 3-4-2-1 per poi spostarsi al 5-4-1 quando non era la formazione viola a guidare l’azione. Lo sviluppo dell’azione parte dai due mediani – all’Atalanta, identificabili in Ederson e Pasalic – fino a spostarsi ai piedi dei trequartisti. Quest’ultimi giocano un ruolo fondamentale nello schema di gioco di Palladino: Colpani è stato il fulcro offensivo sia ai tempi del Monza sia alla Fiorentina, grazie alle sue doti tecniche oltre ai movimenti senza palla. Grazie ad interpreti offensivi di qualità, quali Lookman, De Ketelaere, Samardzic e Sulemana, le idee di Palladino potrebbero armonizzarsi perfettamente nel nuovo contesto.

Raffaele Palladino potrebbe diventare il nuovo allenatore dell'Atalanta: come potrebbero cambiare i nerazzurri
Raffaele Palladino, (Imago)

Attacco poco prolifico

Tra i problemi dell’Atalanta in questo avvio di stagione, spiccano le difficoltà in fase realizzativa di Krstovic. In caso di arrivo sulla panchina nerazzurra, uno dei compiti principali sarà lavorare sul recupero del montenegrino. Kean nel 2024/25 ha segnato 25 gol in 44 presenze, la sua miglior stagione in carriera. Inoltre, con una trequarti formata da Lookman e compagni, potrebbe dare sfogo ad un potenziale offensivo tra i migliori in Serie A.

Scamacca e Krstovic sono attaccanti fisici, abituati a giocare spalle alla porta e ad abbassarsi per partecipare alla manovra: nel sistema di Palladino dovranno imparare a muoversi più in profondità e attaccare la profondità. Se riuscirà a fondere la sua idea di calcio fluida e verticale con la concretezza dei suoi interpreti, l’Atalanta potrà ritrovare quella pericolosità offensiva che l’aveva resa una delle squadre più temute d’Europa.