Atalanta, Juric: “Lookman o Ederson? Tengo entrambi. Su Retegui e Scamacca…”

Ivan Juric, allenatore Atalanta (imago)
A Zingonia la conferenza stampa di presentazione di Ivan Juric, nuovo allenatore dell’Atalanta chiamato a raccogliere l’eredità di Gasperini
Dopo la fine dell’era lunga nove anni targata Gian Piero Gasperini, durante la quale l’Atalanta è passata da piccola realtà di provincia a protagonista nei palcoscenici europei, il club nerazzurro ha ufficialmente presentato oggi – lunedì 9 giugno 2025 – il suo nuovo allenatore: Ivan Juric.
La conferenza stampa si è tenuta nel pomeriggio al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, alla presenza del presidente Antonio Percassi e del co-proprietario Stephen Pagliuca. C’era grande attesa per le prime parole del mister croato, chiamato a raccogliere un’eredità pesantissima: quella del suo mentore Gasperini. Juric, infatti, è stato allenato proprio da Gasperini ai tempi del Genoa e, da allenatore, ne condivide i principi tattici e la filosofia di gioco.
La scelta del club appare quindi come un segnale di continuità: Juric è considerato il naturale prosecutore dell’identità di gioco che ha reso l’Atalanta una delle squadre più ammirate in Italia e in Europa. Lo ha dimostrato in precedenti esperienze positive, soprattutto a Crotone, Verona e Torino, dove ha saputo imprimere carattere e organizzazione alle sue squadre.
Tuttavia, Juric arriva a Bergamo reduce da due esperienze meno fortunate, sulle panchine di Roma e Southampton. Con il club inglese, subentrato a stagione in corso, ha concluso l’ultima Premier League all’ultimo posto, con una retrocessione che ha inevitabilmente lasciato il segno.
La conferenza di presentazione di Ivan Juric
Ivan Juric ha aperto così la sua conferenza stampa: “L’Atalanta è un club favoloso, sono entusiasta e motivato. So di non aver fatto bene nell’ultimo anno, ma questa è una grande opportunità. L’eredità di Gasperini non mi pesa: è meglio entrare in un ambiente che sa lavorare bene. Stamattina ci siamo salutati, mi ha detto che non vuole influenzarmi troppo (ride). Ci sono tanti ottimi giocatori, non vedo l’ora di allenarli”.
Riguardo al mercato e alla possibile convivenza tra Retegui e Scamacca, Juric ha dichiarato: “Non ci ho ancora pensato. Abbiamo appena parlato di mercato e la società è pronta. Mi sembra una rosa completa, non c’è bisogno di fare tante cose. L’Atalanta di Juric dovrà essere vincente. L’anno passato è stato per me negativo dal punto di vista sportivo, ma fantastico a livello personale: ho conosciuto tante persone di spessore e ho avuto modo di scoprire la Premier League”.

Le parole del nuovo allenatore nerazzurro
Juric si è poi soffermato sugli obiettivi stagionali e sul mercato: “L’obiettivo? Difficile da definire adesso, ma vogliamo continuare sulla strada tracciata in tutti questi anni. La lotta nelle prime posizioni sarà durissima, con società che in passato definivamo piccole sempre più competitive. Chi mi tengo tra Ederson e Lookman? Entrambi. Non ho fatto richieste di mercato. Importante avere giocatori adattabili come de Roon. Con Miranchuk e Zapata ho riconosciuto la cultura del lavoro: vedere come si sono comportati con me mi ha rassicurato. Per quanto riguarda la Champions League, non ho timore ma tanta curiosità: analizzeremo tutto con attenzione per affrontare al meglio le sfide. Ai tifosi e a chi ha appeso lo striscione fuori dal centro sportivo dico la stessa cosa: anche io voglio vedere la maglia sudata sempre“.
Infine, sulle similitudini con il Gasp, Juric ha dichiarato: “Ci sono molti allenatori che ne hanno influenzati altri, e Gasperini non ha indirizzato solo me, ma anche altri in Serie A e all’estero. Certo, ci sono differenze e vedremo durante la stagione come andrà. Ho davanti molti giocatori interessanti e non vedo l’ora di allenarli tutti quanti. In fase offensiva ci sono approcci diversi: Guardiola ha il suo stile, Gasperini il suo, Sarri il suo. Hanno i loro discepoli e ispiratori, ci sono analogie, ma alla fine ognuno segue la propria strada”.