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Dalla Francia: positivo all’ecstasy e alla MDMA, calciatore squalificato due anni

Dalla Francia: positivo all'ecstasy e alla MDMA, calciatore squalificato due anni

Pallone della Ligue 1 (screen)

Notizia sconcertante in Ligue 1 che colpisce l’Angers: Niane è stato squalificato dopo essere risultato positivo all’antidoping

Il mondo del calcio francese è rimasto scosso da una vicenda che riguarda Ibrahima Niane, attaccante classe 1999 dell’Angers, club militante in Ligue 1.

Il giocatore senegalese è stato squalificato per due anni dall’Agenzia francese antidoping (AFLD), dopo essere risultato positivo all’ecstasy e alla droga sintetica MDMA durante un controllo antidoping.

La positività di Niane risale a un test effettuato circa due anni e mezzo fa, i cui esiti sono stati recentemente confermati dall’AFLD. Durante una riunione tenutasi il 31 marzo, il giocatore non è stato in grado di fornire spiegazioni convincenti per giustificare la presenza delle sostanze nel suo organismo. Questo ha portato alla sanzione definitiva: un divieto di due anni che gli impedisce non solo di partecipare a qualsiasi competizione professionistica, ma anche di allenarsi o prendere parte a eventi sportivi pubblici.

Prima dell’annuncio ufficiale della squalifica, il club francese aveva già escluso l’attaccante dal gruppo squadra. Di seguito, vi forniamo i dettagli della delicatissima situazione.

La situazione di Niane con l’Angers

Il classe ’99 si trovava già in una posizione delicata. Il suo contratto con l’Angers era in scadenza e il club aveva già comunicato che non avrebbe rinnovato il giocatore. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese L’Equipe, inoltre, Niane sarebbe già tornato in Senegal.

Questa vicenda pone un serio interrogativo sul futuro professionale dell’attaccante, che dovrà affrontare un lungo stop prima di poter pensare a un eventuale ritorno sui campi da gioco. La sanzione dell’AFLD rappresenta una delle più severe nel calcio francese, sottolineando l’impegno delle autorità sportive nel combattere il doping.

Dalla Francia: positivo all'ecstasy e alla MDMA, calciatore squalificato due anni
Ibrahima Niane, giocatore dell’Angers (screen)

Implicazioni per il calcio francese

Il caso di Niane rappresenta un monito per tutti i professionisti del calcio. La Ligue 1, negli ultimi anni, ha intensificato i controlli per garantire l’integrità delle competizioni. L’episodio evidenzia anche l’importanza di una maggiore sensibilizzazione sui rischi legati all’uso di sostanze vietate, soprattutto tra i giovani atleti.

Se da un lato la squalifica inferta al giocatore dell’Angers conferma la determinazione dell’AFLD nel mantenere alti gli standard etici dello sport, dall’altro porta a riflettere sulla necessità di un supporto psicologico e formativo per i calciatori, al fine di prevenire episodi simili in futuro.