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Nusa, il baby fenomeno che ha messo in ginocchio gli Azzurri

Nusa, il baby fenomeno che ha messo in ginocchio gli Azzurri

Antonio Nusa, esterno della Danimarca (imago)

Esterno classe 2005, norvegese di origini nigeriane: dal debutto a 16 anni, all’arrivo al Lipsia e alla Nazionale. Ecco chi è Antonio Nusa

Dopo la prestazione eccezionale, soprattutto nel primo tempo, contro l’Italia nella gara di qualificazione al Mondiale 2026 in USA, Canada e Messico, gli occhi del calcio europeo si sono posati su Antonio Nusa, esterno offensivo norvegese classe 2005, di origini nigeriane da parte di padre, attualmente in forza al Lipsia e alla nazionale norvegese.

Nato e cresciuto nel settore giovanile del Stabæk, Nusa ha debuttato a soli 16 anni in Eliteserien, la massima serie norvegese, in una sfida persa 4-2 contro il Rosenborg. Ha segnato la sua prima rete nel giugno 2021, due mesi dopo il 16esimo compleanno, nel match contro il Bodø/Glimt, un gol che però non ha evitato la sconfitta per 4-1 della sua squadra.

Fin dalle prime apparizioni in Norvegia, Nusa ha attirato l’interesse di diversi club europei, tra cui il belga Club Bruges, noto per la sua attenzione ai giovani talenti. Nell’agosto dello stesso anno, il Club Bruges lo ha acquistato a titolo definitivo, offrendogli un contratto triennale.

Dopo un breve periodo di ambientamento, Nusa ha lasciato il segno a soli 17 anni e 21 giorni, segnando la sua prima rete in Pro League, diventando così il più giovane marcatore nella storia del Club Bruges.

L’esperienza al Bruges e l’approdo a Lipsia

Arrivato in Belgio nel 2021 con grandissime aspettative, Antonio Nusa ha avuto bisogno di una stagione di adattamento prima di inserirsi a pieno regime nella nuova realtà e guadagnarsi un posto da titolare. La prima annata non si è chiusa nel migliore dei modi, con sole 4 presenze (più 7 in Youth League), durante le quali però è riuscito a segnare una rete. Nelle stagioni successive, invece, ha conquistato sempre più spazio, totalizzando 86 partite complessive con la maglia del Club Bruges, realizzando però 7 gol.

Nell’agosto 2024, un altro club noto per la scoperta e valorizzazione di giovani talenti ha messo gli occhi su di lui: il Lipsia. A seguito della cessione di Dani Olmo al Barcellona, i tedeschi hanno individuato in Nusa l’erede ideale, convincendolo a firmare un contratto quinquennale e a indossare la maglia numero 7 del club di proprietà Red Bull. Con la maglia del Lipsia, Nusa si è subito messo in mostra segnando all’esordio in DFB Pokal contro il Rot-Weiss Essen, per poi ripetersi anche all’esordio in Bundesliga, realizzando il gol decisivo contro il Bochum pochi minuti dopo il suo ingresso in campo.

Nusa, il baby fenomeno che ha messo in ginocchio gli Azzurri
Esultanza della Norvegia contro l’Italia (Imago)

La Nazionale e l’interesse dei grandi club

Sin dal suo arrivo al Lipsia, Nusa si è guadagnato la fama di essere un attaccante capace di segnare praticamente sempre al debutto: ha infatti realizzato gol alla prima partita in Coppa di Germania, alla prima presenza in campionato e, addirittura, alla prima gara con la Nazionale maggiore, segnando dopo soli 11 minuti nell’imponente vittoria per 6-0 della Norvegia contro la Giordania. In 14 presenze con la maglia norvegese, Nusa ha totalizzato 5 reti, di cui 4 nelle ultime 3 partite.

Dopo una prima stagione in Bundesliga in cui si è distinto con 3 gol e 4 assist in 25 presenze, Nusa ha catturato l’interesse di diversi top club europei. Tra questi spicca il nome di Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, da tempo grande estimatore del giovane talento norvegese. Manna aveva già provato a portarlo sotto il Vesuvio la scorsa estate e, grazie alla recente prestazione contro l’Italia, potrebbe presto tornare all’attacco, rialimentando quei contatti mai completamente interrotti.