Sampdoria: chi sale, chi scende e la nuova formazione tipo dopo il mercato

Il punto sulla Sampdoria dopo le prime 19 giornate di Serie A: chi ha stupito e chi ha deluso tra gli uomini di Giampaolo

candreva sampdoria
1 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Quest’anno la Sampdoria sta deludendo le aspettative, passando dal 9° posto della scorsa stagione al 16° attuale. In particolare le ultime partite sono state critiche, con quattro sconfitte consecutive e i tre punti che mancano ormai da un mese e mezzo. In una situazione del genere, è fondamentale approfittare al meglio del calciomercato per potersi risollevare. Di seguito, ecco quindi il punto sui giocatori e sul mercato della Sampdoria.

Chi sale

Ultimamente, in porta, Audero è stato sostituito da Falcone con risultati soddisfacenti e potrebbe anche rimanere lui fra i pali.

Per quanto riguarda la retroguardia, impossibile non menzionare Yoshida. Difensore centrale e all’occorrenza terzino, il giapponese può vantare 2 gol e 2 assist in 18 partite e una fantamedia di 6,22. Dragusin ha iniziato a giocare solo a partire da ottobre, dimostrandosi fin da subito un ottimo elemento – quasi mai insufficiente. Peccato però che, di proprietà della Juventus, sia da poco stato dato in prestito alla Salernitana. Un’altra aggiunta recente è Alex Ferrari, che in 9 presenze si è guadagnato una media di 5,67.

Passando al centrocampo, ottimo anche il rendimento di Candreva: listato come centrocampista, in realtà è un attaccante mancato avendo realizzato 6 gol e 5 assist in 22 partite. Oltre a lui l’unico che si salva è Askildsen, che nonostante la tendenza al giallo raramente prende meno di 6.

Vista la crisi che sta vivendo la Samp, sono insomma pochi i giocatori blucerchiati che si possono salvare. Tra questi spicca certamente Gabbiadini, che nonostante ultimamente non stia brillando, ha comunque il merito di aver trainato la squadra per buona parte del campionato. 6 gol e 2 assist in 15 partite, fantamedia 7,43: irreprensibile.

Chi scende

Se poche sono le soddisfazioni, molte sono invece le delusioni. Come già accennato nel paragrafo sopra, Audero ha fatto male fin qui (quasi 2 gol subiti a partita) e potrebbe essere spodestato da Falcone.

Colley ha un rendimento altalenante e in generale è un difensore discreto (5,91 di fantamedia), ma da lui ci si aspettava forse qualcosa in più. Stesso discorso per Augello e soprattutto per Bereszynski, che a differenza dei colleghi ha il vizio del cartellino ed è infatti il giocatore più ammonito della Serie A con 9 ammonizioni.

Anche a centrocampo diversi giocatori rivedibili. Su Ihattaren si riponevano alte aspettative, ma tra problemi comportamentali e familiari alla fine non è mai sceso in campo e ora si è trasferito all’Ajax. Ekdal arriva da un’espulsione decisamente evitabile e in generale non ha entusiasmato. Vieira non ha giocato per tutto il girone di andata ed ha avuto la sua prima occasione nell’ultima partita, dove per poco non innescava il gol avversario. La delusione più grande, però, è senza dubbio quella di Damsgaard. Ci si aspettava tanto da lui, ma si è infortunato a ottobre e da allora non lo si è più visto. C’è il timore, fondato, che la sua stagione sia già finita.

Per quanto riguarda la fase offensiva, sia Caputo sia Quagliarella non hanno inciso quanto era lecito sperare. Il primo, spesso poco lucido, ha messo a segno 5 gol e 4 assist in 23 partite. Ma i numeri di Quagliarella sono decisamente peggiori: appena 1 gol e 2 assist in 19 partite fanno capire che, ormai, il bomber stabiese non ha più lo smalto di un tempo.

La formazione della Sampdoria dopo il mercato

Visti i numerosi problemi riscontrati, la dirigenza blucerchiata ha puntato molto sul calciomercato e soprattutto sui prestiti. A cominciare da Sensi, preso dall’Inter, altri prestiti conclusi sono quelli di Supryaga, Magnani, Sabiri e Rincon. L’unico acquisto è quello di Conti, che al Milan era del tutto inutlizzato.

Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski (CONTI), Yoshida, MAGNANI, Augello; SENSI, RINCON, Thorsby (SABIRI), Candreva; Gabbiadini, Caputo (SUPRYAGA).

A cura di Giulio Adamo

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